Studenti occupano l'ex Provveditorato di Treviso: "Basta Dad aprite gli edifici abbandonati"
In sopralluogo a San Pelajo anche la Provincia: "Valutiamo azioni legali per danneggiamento e occupazione abusiva"
| Isabella Loschi |
TREVISO -“Basta con la didattica a distanza vogliamo tornare a scuola. A Treviso ci sono decine e decine di spazi abbandonati e in disuso. Questi edifici possono essere riqualificati e utilizzati per la didattica così da permettersi di ritornare a seguire le lezioni in presenza in sicurezza”.
Questo il grido lanciato da una quindicina di studenti delle scuole superiori del Coordinamento studenti Medi di Treviso, che questa mattina ha occupato l’ex provveditorato di via Sartorio a San Pelajo.
Studenti all'ex Provveditorato
I ragazzi sono entrati questa mattina nella struttura e hanno seguito le lezioni online da una stanza dell’ex provveditorato adibita ad aula. Nel frattempo hanno anche portato avanti la protesa, con un banchetto, davanti alle scuole superiori di San Pelajo. “Siamo stanchi di essere la parte sacrificabile della società. Vogliamo solo tornare a scuola e rivedere i nostri compagni”, hanno ribadito.
Questa mattina all’ex provveditorato è arrivata anche la provincia di Treviso, assieme ai carabinieri, che ha effettuato un sopralluogo all’edificio. Il direttore generale della provincia di Treviso, Carlo Rapicavoli, d’accordo con le forze dell’ordine, ha avuto un confronto pacifico con gli studenti presenti che hanno garantito di lasciare a breve lo stabile.
La provincia di Treviso ora si riserva di intraprendere le azioni legali in seguito al danneggiamento della porta e all’occupazione abusiva dell’ edificio di proprietà provinciale.
“Sappiamo bene che è un anno difficile per il mondo della scuola, ma le proteste non si fanno così, vanno fatte restando nei limiti della legalità, senza inutili occupazioni o danneggiamento di edifici pubblici – è intervenuto Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – La Provincia ha investito 5,8milioniper gestire l’emergenza covid-19, garantendo uno spazio sicuro a ogni studente e realizzando in meno di due mesi 2 nuove scuole a Treviso e Castelfranco”.
“Il problema della mancanza di spazi scolastico emerge pesantemente a causa dell’epidemia da Covid-19 ma, in realtà, da anni è evidente la necessità di rendere disponibili spazi più ampi e in migliori condizioni per le attività didattiche, i laboratori, lo studio, gli incontri, la socialità”, evidenzia Luigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso. “Gli studenti ci ricordano oggi, con la loro occupazione, che gli enti pubblici sono proprietari di numerosi edifici ancora utilizzabili per le esigenze della scuola, dell’abitare, della socialità ma che preferiscono tentare di venderli per “fare cassa”. L’ex Provveditorato chiuso da quasi 10 anni e inutile per la città e per i cittadini, è uno dei simboli di queste velleità di incassare aprendo alla speculazione”.