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15 dicembre 2024

Conegliano

"Sulla questione dei veleni nell'acqua i cittadini sono stati presi in giro"

Bortoluzzi (Pd) e Bellotto (M5s) scatenati sull'ordinanza anti-Glyphosate

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

CONEGLIANO - Sull’ordinanza contro il Glyphosate firmata ieri dai sindaci di Conegliano, San Pietro di Feletto, Tarzo, Colle Umberto e Vittorio Veneto le opposizioni coneglianesi si scatenano. Il documento è stato emanato dopo il ritrovamento dell’erbicida e del suo metabolita (Ampa) in due pozzi coneglianesi.

 

Il primo a denunciare il carattere “ideologico” e politico della presentazione di ieri è il candidato sindaco del Pd Alessandro Bortoluzzi, entrato a gamba tesa sulla questione. L’esponente dem ha fatto notare che nell’ordinanza si parla di “rischio grave e concreto, e non solo potenziale, di inquinamento della falda idropotabile derivante dall’utilizzo dei prodotti erbicidi a base di Glyphosate” e di “concreto rischio di inammissibilità dell’acqua emunta da tale falda idrica per l’uso potabile e, quindi, con pericolo di danno per la salute pubblica”.

 

Ciò che Bortoluzzi vuole denunciare è il carattere “obbligato” del provvedimento straordinario che vieta l’erbicida, in totale frattura rispetto al clima di volontaria tutela dell’ambiente respirato ieri. L’attenzione il candidato sindaco l’ha posta proprio su un passaggio del documento, in cui si dichiara che “Il Servizio di igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento Prevenzione dell’Ulss 2 marca Trevigiana – Distretto Pieve di Soligo, ha ritenuto opportuno proporre una temporanea sospensione dell’utilizzo di prodotti diserbanti a base di Glyphosate”.

 

“Si tratta a tutti gli effetti di un provvedimento di salute pubblica – commenta Bortoluzzi – che ha carattere straordinario. Vuol dire che il rischio c’è, altrimenti non avrebbero nemmeno potuto vietare una sostanza che è legittimamente in commercio”. L’idea del capogruppo Pd è che si dovesse intervenire prima, visto “che nel pozzo di Via Cal dell’Ebreo non si sono fatti controlli per tre anni”.

 

Il clima insomma si è già fatto rovente a Conegliano. “Prendo atto che siamo in campagna elettorale, ma c’è bisogno di trasparenza. Si deve dire la verità, senza fare terrorismo”. Ciò che Bortoluzzi contesta non è il provvedimento – doveroso per lo stesso candidato – ma il gusto politico assunto dalla questione (“si vende qualcosa di diverso dalla realtà, si prendono in giro i cittadini”).

 

Anche il capogruppo del Movimento 5 stelle Massimo Bellotto non ha esitato a fare delle critiche: “Questa delibera è assolutamente positiva, ma l'amministrazione è arrivata in ritardo di oltre un anno, in quanto nel consiglio del febbraio 2016 avevamo proposto una mozione per far vietare nel territorio comunale l'uso di questa sostanza”.

 

Mozione che aveva visto, in consiglio, tutti contrari, ad eccezione del Pd che si era astenuto. “L’ amministrazione ora sembra fare, ma poteva fare queste cose con largo anticipo” conclude l’esponente pentastellato.

 


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