Trasferimento 1° FOD: il PD non demorde
Una risoluzione depositata in Parlamento potrebbe bloccare l’addio del Comando
| Julia Gardiner |
VITTORIO VENETO - L’annuncio ufficiale dello smantellamento del 1° FOD è stato dato la scorsa settimana: dal 1° ottobre la Città si ritroverà, d’un tratto, svuotata di sessant’anni della sua storia. Ma, forse, non è detta l’ultima parola sulla vicenda, nata con un decreto firmato il 20 febbraio dall’ex Ministro della Difesa Di Paola e che, a oggi, non è ancora stato registrato alla Corte dei Conti.
L’On. Vincenzo D’Arienzo (PD) ha depositato alla Commissione Difesa della Camera una risoluzione che impegna il Governo a sospendere l’attuazione di ogni provvedimento per il tempo necessario ad approfondire la vicenda.
“Con l’OdG 9/5569/22 approvato nella scorsa Legislatura il Parlamento ha impegnato il Governo ad adottare i Decreti Legislativi che devono attuare la riforma delle nostre Forse Armate in modo da consentire che il Nuovo Parlamento potesse esplicare i propri poteri di indirizzo e controllo, con ciò riaffermando la centralità del Parlamento in una materia così delicata” segnala l’On. D’Arienzo, “ma, a nostro avviso, il ruolo centrale del Parlamento non è stato rispettato dall’ex Ministro Di Paola quando ha disposto con decreto in febbraio la chiusura del 1° FOD”.
“C’è ancora spazio perchè il Governo sospenda il provvedimento e valuti, assieme al Parlamento, la situazione” fa eco all’On. D’Arienzo la segretaria del PD cittadino Barbara De Nardi “è necessaria, tuttavia, una forte azione di natura politica, che coinvolga tutti, a prescindere dagli schieramenti, per scongiurare il trasferimento. Il PD, intervenuto non appena ha avuto notizia dell’esistenza del decreto, non può che impegnarsi a fondo perchè si eviti un così ingente spreco di denaro pubblico, di competenze acquisite e investimenti effettuati negli anni”.