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17 settembre 2024

Treviso

Treviso, alunno insulta il professore dandogli del "finocchio" davanti a tutta la classe

A denunciare l'accaduto il Partito Gay: "Manca una legge contro l'omobitransfobia, Zaia applichi la delibera che prevede una sanzione di 500euro per omofobia"

| Redazione |

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studenti

TREVISO - Alunno di una scuola superiore di Treviso avrebbe insultato un proprio insegnante con varie frasi offensive, chiamandolo anche “finocchio”, davanti all'intera classe e ad un altro collega.

Di fronte a queste gravi offese, il professore ha deciso di reagire e di denunciare l'alunno per oltraggio a pubblico ufficiale. A denunciare l’accaduto è Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay, Lgbt+, Solidale, Ambientalista e Liberale. “Nonostante la denuncia manca una legge specifica contro l'omotransfobia - sottolinea Marrazzo - Se l'insegnante fosse stato offeso perché nero o ebreo, la denuncia sarebbe partita automaticamente e l'alunno sarebbe stato condannato - spiega - . Invece, in mancanza di una legge specifica, il Tribunale di Treviso non ha potuto fare altro che archiviare il caso”.

“Quanto accaduto dimostra che, in assenza di una legge contro l'omobitransfobia, non esiste giustizia per le nostre vittime. Inoltre, in questi giorni la maggioranza in Parlamento, anziché combattere le discriminazioni, sta cercando di proteggere gli omotransfobici con improbabili norme antigender”. Da qui l’appello al presidente della Regione, Luca Zaia: “Affinché applichi la delibera del Partito Gay Lgbt+, che prevede una sanzione di 500 euro per i reati di omobitransfobia. Tale delibera è in discussione anche al Campidoglio, presso il comune di Roma, grazie alla proposta del gruppo M5S presentata in collaborazione con il Partito Gay”. “Questa misura - conclude Marrazzo- rappresenterebbe un passo importante per contrastare la discriminazione e garantire maggiore sicurezza e rispetto nelle scuole e in tutta la comunità”.

Del caso ha parlato anche l’insegnante insultato: "Il mio obiettivo è far sapere alla gente quali umiliazioni devono subire ogni giorno tanti insegnanti che si recano sul posto di lavoro e subiscono bullismo omofobo senza alcuna tutela. Vorrei contribuire a creare un deterrente per futuri comportamenti simili, per far capire che non siamo disposti a tollerare questi abusi”.


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