06/01/2025velature estese

07/01/2025pioggia debole e schiarite

08/01/2025coperto

06 gennaio 2025

Treviso

Treviso, l'Appiani si svuota: "No all'albergo, spostiamo alla Cittadella la sede della Provincia"

"A subire le conseguenze dei trasferimenti saranno le attività economiche che sono nate nell’ambito della cittadella"

| Isabella Loschi |

immagine dell'autore

| Isabella Loschi |

Cittadella Appiani

TREVISO - Dopo “l’abbandono” della Cittadella Appiani da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza che si trasferiranno negli spazi dell’ex caserma Salsa a Santa Maria del Rovere, il bando pubblicato dalla prefettura per trovare una nuova sede della Questura, fa pensara all’ennesimo vuoto che verrà a crearsi all’ex Appiani. E in città tiene banco il dibattito sul futuro della Cittadella delle Istituzioni.

“Ricordiamo bene tutti che cosa è accaduto alle attività economiche del centro storico quando gli uffici dell’amministrazione fiscale, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dell’associazione degli industriali si sono trasferiti alla “cittadella delle istituzioni” e quelli della Provincia al Sant’Artemio: esercenti e commercianti sono stati “abbandonati” dai lavoratori e dagli utenti dei servizi pubblici e privati in questione e non si sono mai “risollevati” da quella fuga”. E ora potrebbe accadere la stessa cosa per le attività dell’Appiani. “Adesso, in una sorta di beffardo contrappasso, il rischio è quello che siano le attività economiche che sono nate e si sono sviluppate nell’ambito della “cittadella” a subire le conseguenze del trasferimento di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate e di quello, possibile, di Questura e Polizia stradale”, commenta Coalizione Civica.

Vista la precedente “pesante” esperienza, non è il caso che ci facciamo “sorprendere” da questa nuova situazione senza individuare alcuna strategia per evitare da un lato che la "cittadella" diventi un luogo più abbandonato che utilizzato e, dall'altro, che commercianti ed esercenti della “cittadella” subiscano un consistente calo della loro attività a causa della diminuzione dei lavoratori e degli utenti. A farsi carico di questa necessità dovrà essere in primo luogo, a mio avviso, l’amministrazione comunale, esattamente al contrario di quanto hanno fatto le amministrazioni interessate al “precedente” del trasferimento degli uffici pubblici dal centro storico alla “cittadella”. Quello che va evitato è la modifica delle destinazioni d’uso degli edifici dell’area per dare spazio libero a servizi privati”.

Luigi Calesso avanza una proposta: “Una ipotesi da prendere in considerazione è quella di spostare all’ex-Appiani la sede della Provincia. E’evidente da anni che la faraonica sede della Provincia al Sant’Artemio è del tutto sovradimensionata rispetto alla riduzione di funzioni e di personale che l’ente provinciale ha subito”. A mio avviso, una ipotesi da prendere seriamente in considerazione è quella dell’acquisto, a prezzo di costo diminuito dalla vetustà del complesso, da parte dell’Ater per l’insediamento di un complesso di alloggi popolari. Altri pensano all'utilizzo dell'ex-manicomio come campus universitario e anche questa è una ipotesi da prendere in considerazione evitando, però, l'abbandono del centro storico da parte delle sedi universitarie”.

 

Leggi anche:

Questura e polizia stradale di Treviso via dall'Appiani: si cerca una nuova sede

 

 


| modificato il:

foto dell'autore

Isabella Loschi

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×