Diciamo subito che tecnicamente non è stato un bell’incontro quello che ha avuto luogo domenica scorsa presso il San Paolo di Monigo alle 15:30 e che vedeva contrapposti i padroni di casa, i Ruggers, al Pesaro Rugby in quello che era “la madre” di tutti i match, perché decisivo per la promozione in serie A. L’amara esperienza dello scorso anno contro il Gran Sasso Rugby (promozione sfumata nella gara di ritorno persa nella città abruzzese), e la sconfitta inaspettata del Paese contro il Piacenza il sabato precedente che sembrava ricordarla da vicino, hanno condizionato, e non poco, i ragazzi guidati dal dinamico duo FAVARO/BOVO che, stavolta, non sono riusciti a mettere in pratica il proprio piano di gioco, lasciandosi irretire dai pesaresi mai domi, decisi a vendere cara la pelle e sempre puntuali nelle fasi difensiva e offensiva.

Ma tutti i bei sogni, come i grandi film sportivi, solitamente, hanno un lieto fine nel quale la vittoria, conquistata con fatica assurge a momento catartico per il protagonista e gli spettatori che in lui si identifica. E la purificazione della catarsi, la gioia e l’emozione irrefrenabile per un evento atteso dal 1999 - anno in cui gli All Reds retrocessero in serie B - è stato l’elemento dominante nell’animo dei quasi mille spettatori convenuti domenica scorsa al San Paolo di Monigo per attendere il responso del campo quando, al termine di un’aspra battaglia durata 80’ - che ha visto più volte i padroni di casa messi alle strette dagli ospiti, determinati a giocarsi il tutto per tutto, vacillare e costretti sempre ad inseguire, dopo essere passati per primi in vantaggio al 6’ del primo tempo, grazie ad un piazzato di DUGO, passare in svantaggio tre volte (di cui due grazie a degli incredibili svarioni difensivi), tenendosi sotto il break grazie ai calci teleguidati di PIZZINATO - al 32’ del st, a 8’ dalla fine, i Ruggers sono andati in meta con DUGO, riducendo ad una sola unità la differenza punti nel tabellino. A quel punto, con la certezza che, a men di improbabili catastrofi negli ultimi minuti la promozione era stata conseguita, è esplosa, liberatoria, l’esultanza che ha dato il là a degli incredibili e calorosi festeggiamenti da parte dei tifosi trevigiani.

Bandiere, inni, abbracci, sfilate in macchina con clacson sonanti: un allegro serpente prima per le vie di Monigo e quindi di Treviso che ha colorato di rosso e scanzonata gioia la città che, finalmente, dopo 15 anni ha una squadra in serie A nazionale, oltre ovviamente la Benetton, ancora impegnata in Celtic League.

Al termine dell’incontro tutti erano afoni, dal presidente FELETTI, agli allenatori FAVARO e BOVO, dal preparatore PIZZOLATO al massaggiatore Franco, per non trascurare loro, i “Ruggers”, quelli che giocano a rugby… i cavalieri che fecero l’impresa.

“è una gioia incredibile – a detto al termine dell’incontro Roberto FAVARO, allenatore della VOLTECO – i ragazzi si sono meritati questa promozione per come hanno giocato nel corso di tutto l’anno. E proprio oggi, nel match decisivo, che è stato anche quello più difficile, perché noi eravamo quasi bloccati dal timore di sbagliare e loro euforici per giocarsela tutta pur di passare, hanno dimostrato di essere un gruppo degno. Certo, la vittoria sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma va bene così: ora siamo in serie A. Pensiamo a festeggiare con i nostri tifosi e con la città, poi ci riposeremo un po’ e ripartiremo di slancio per l’anno prossimo. Per fare ancora meglio.”.

“Non ho parole, sono emozionatissimo – faceva eco al suo coach il presidente Guido FELETTI – abbiamo sofferto come non mai, contro una squadra entrata in campo decisa a vender cara la pelle pur di riuscire a ribaltare il risultato, ma i ragazzi sono stati grandi e ora siamo in A. Treviso ha in A un XV dopo… 15 anni. Abbiamo patito la tensione del match, ancia da prestazione insomma. Abbiamo subito due mete su due grossolani errori difensivi, ma tutti in campo sono stati grandi: hanno lottato palla su palla e sono rimasti sempre in partita. Se pensiamo poi ai due infortuni che hanno colpito la squadra (uno è quello di capitan PAVANELLO) e che sono stati di un certo livello e tutti hanno fatto la propria parte. Abbiamo visto anche esordire, per il suo primo minutaggio in B, MATTARUCCO e questo vuol dire che il progetto abbracciato dalla nostra società di coltivare i vivai giovanili qualcosa vuol dire.”.

Già, valorizzare i giovani qualcosa vorrà dire se poi, con i loro sogni e le loro speranze, si riesce ad accendere di passione un’intera città.

Carmine Amoroso

Volteco Ruggers Tarvisium 14 - Guidi Impianti Rugby Pesaro 15
 

Marcatori:

p.t.: 6' cp. Dugo (VRT, 3-0); 15' m. Gai tr. Martinelli Marco (GIRP, 3-7).

s.t: 3' cp. Pizzinato (VRT, 6-7); 7' m. Jaouhari (GIRP, 6-12); 10' cp. Pizzinato (VRT, 9-12); 15' cp. Martinelli Marco (GIRP, 9-15); 32' m. Dugo (VRT, 14-15).

VOLTECO Ruggers Tarvisium: Stodart (24 st. Luciani); Simionato; Fogagnoli; Dugo; Gui (19' pt. Bisceglie); Pizzinato; Gobbo; Lionieri; Tosone; Franzin (10' st. Mattarucco); Durigon; Pavanello (Cap., 3' st. Caminati); Fagotto (10' st. Buso); Zottin; Magnoler.
All. Favaro e Bovo.

GUIDI IMPIANTI Rugby Pesaro: Martinelli Marco; Nardini; Gai (30' st. Bageti); Sabanovic; Longhi (23' st. Cardellini); Martinelli Mattia; Ballarini Tommaso (3' st. Jaouhari); Cecconi; Scavone; Shaho; Battisti; Sanchioni; Casoli (38' pt. Santini); Pizzuti; Barbato. All. Ballarini Ernesto – Mancini,

arb.: Rizzo (FE).

g.d.l.: Zimei (RM), Borsetto (VA).

q.u.: Piardi (BS).

Cartellini: Nessuno.

Man of the Match: Tosone (VRT).

Calciatori: Pizzinato (VRT) 2/3; Dugo (VRT) 1/3; Martinelli Marco (Pesaro) 2/3.