Troppi morti sulle strade della Marca: 31 vittime in sei mesi, più di un terzo ha meno di 30 anni
Unidici i giovani che hanno perso la vita da inizio anno
| Isabella Loschi |
TREVISO - Da inizio anno ben 31 persone hanno perso la vita in un incidente stradale lungo le strade della Provincia di Treviso. Da gennaio a giugno, il numero delle vittime resta purtroppo, tragicamente alto e solo nelle prime due settimane di giugno si sono verificati il maggior numero di sinistri mortali, con ben 9 vittime. Numeri preoccupanti se si pensa che lo scorso anno i mesi più critici erano stati agosto e settembre, mesi in cui erano rimaste vittime di incidente nei due mesi 22 persone. In totale nel 2022 sono state 66 le persone decedute a causa di un incidente, 2574 i cittadini rimasti feriti nelle Marca.
Nei primi sei mesi di quest’anno si sono registrati già 848 i sinistri con feriti, che hanno causato lesioni a 1283 persone. Il drammatico bilancio provvisorio è stato elaborato dal Centro di Monitoraggio Incidenti Stradali della Provincia di Treviso. I giovani under 30, purtroppo, sono tra le principali vittime di quest'anno, più di un terzo del numero complessivo: sono 11, sino a oggi, ad aver perso la vita. A rimanere maggiormente coinvolti negli incidenti con esito mortale, quest'anno, anche cittadine e cittadini tra i 51 e gli 80 anni (12 vittime) mentre la fascia d'età meno frequente è quella dei ultraottantenni (2 vittime).
L'analisi evidenzia come le principali dinamiche di incidente registrate sul territorio sono le fuoriuscite autonome e sbandamenti (7 casi), gli scontri laterali (6 casi) e gli scontri frontali (6 casi). Guardando alle fasce orarie in cui si verificano più incidenti, il report del primo semestre mette in evidenza come l’apice di mortalità si verifichi tra le 16 e le 19 (in particolare negli orari di uscita dal lavoro), mentre i giorni col maggior numero di sinistri mortali sono il sabato e la domenica, in cui finora si sono verificati complessivamente 13 incidenti mortali, seguiti dal mercoledì e dal venerdì, che attestano, a oggi, rispettivamente 5 e 4 sinistri con esito fatale. Anche attorno all’ora di pranzo, tra le 11 e le 14, e dopo cena, in particolare tra le 21 e le 22, si riscontrano dei picchi nella concentrazione di sinistri mortali.
“Il report riferito al primo semestre del 2023, elaborato dai tecnici del Centro di Monitoraggio della Provincia, mostra come l'andamento degli incidenti mortali sia ancora tragicamente allarmante – le parole del presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – ecco perché proseguiremo con il piano integrato di attività di sensibilizzazione e informazione sul tema dell'educazione stradale e delle buone prassi da seguire per evitare di restare coinvolto o, addirittura, provocare un sinistro: ricordo che la Provincia di Treviso sta portando avanti da oltre vent'anni nelle scuole superiori del territorio lezioni di sicurezza stradale, perché diffondere sin dalla giovane età le regole che tutelano la nostra vita, e quella degli altri, quando ci spostiamo, con qualunque mezzo, sia esso auto, bici o motorino, ma anche a piedi, è il primo passo per creare consapevolezza e senso di responsabilità. Quest'anno abbiamo svolto le lezioni in 26 Istituti scolastici, per un totale di 4825 studentesse e studenti coinvolti, attività che continueremo a riproporre anche per i prossimi anni scolastici. Purtroppo, analizzando il trend degli incidenti e approfondendo caso per caso, quello che emerge è che i comportamenti adottati alla guida sono spesso “a rischio”, soprattutto a causa delle distrazioni provocate dall'utilizzo di device digitali, del telefonino e, anche, dell'elevata velocità. È fondamentale, pertanto, continuare con le numerose iniziative di sensibilizzazione, con campagne shock e incontri dedicati, anche nei vari Comuni del territorio nell'ambito del Tavolo Sicurezza Stradale provinciale, che abbiamo avviato l'anno scorso in sinergia con oltre 30 soggetti tra Istituzioni, Autorità, Forze dell'Ordine e Associazioni”.
Infine Marcon ricorda anche che la Provincia è attiva con oltre 130 cantieri, per migliorare le infrastrutture viarie e riqualificare snodi particolarmente pericolosi, tar questi: le rotatorie di Asolo, Codogné, Maserada, la variante di Resana e, presto, la rotatoria di Ponzano “Al Baston”.
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