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01 febbraio 2025

Conegliano

UBRIACO IL PIROMANE DELLA ECON

A settembre l'udienza per l'incendio al deposito dell'azienda

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Conegliano – Mentre la E.Con cerca lentamente di risorgere dalle ceneri del fallimento, si cerca di far luce su chi appiccò realmente fuoco al deposito della ditta a Castello Roganzuolo.

A dare alle fiamme l’edificio sarebbe stato C.M., 42enne residente a Vittorio Veneto, ex dipendente della E.con. La prima udienza che vede coinvolto il presunto piromane è stata fissata per il 30 settembre presso il tribunale di Conegliano.

L’incendio scoppiato il 27 ottobre 2007, che distrusse un capannone dove erano parcheggiati diversi mezzi della E.Con, provocò 220 mila euro di danni e pesò gravemente sul bilancio della società.

C.M. era stato da poco licenziato dall’azienda e per questo, secondo gli inquirenti, avrebbe covato rancore nei confronti degli ex datori di lavoro. Forse per farsi coraggio, nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2007, l’uomo bevve parecchi alcolici. Quella notte, prima del rogo, infatti, era già stato fermato dalla polizia mentre guidava ubriaco. L’automobile gli venne sequestrata ma poche ore dopo M.C. fu di nuovo fermato per un controllo. Fu trovato ancora in stato d’ebbrezza, questa volta alla guida di un motorino. Nell’intervallo tra i due controlli avrebbe dato fuoco al garage della E.con, usando come combustibile il carburante estratto dai serbatoi dei camion.

 



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