Uccide ex moglie,suocera e si suicida con revolver davanti figli
ROVIGO - Tre morti ed un ferito con colpi d'arma da fuoco in una tragedia avvenuta ieri sera in un canile a Rovigo e che, solo a distanza di qualche ora dal ritrovamento dei corpi, comincia a chiarirsi.
Un 40enne albanese avrebbe fatto fuoco con un revolver nella casa della custode uccidendo l'ex moglie, la suocera (entrambe moldave), ferendo gravemente il compagno di quest'ultima, e infine uccidendosi con la stessa arma. Tutto davanti al fratello della moglie, un 17enne rimasto illeso, e ai suoi due figli, di 2 e 11 anni. Proprio la difficoltà dell'uomo nel poter vedere i figli sarebbe all'origine del duplice omicidio e del suicidio.
Le due donne uccise sono Maria Askarov di 51 anni, la figlia Rosica Montana di 31 anni, entrambe moldave e da tempo in Italia. L'ex marito della piu' giovane, albanese, omicida suicida, si chiamava 'Rino' Begu (nome assunto in Italia), di 41 anni e residente a Boara Pisani. Il delitto, avvenuto a Fenil del Turco, appena fuori Rovigo, sarebbe dovuto al fatto - secondo una prima ricostruzione dei carabinieri - che l'uomo non voleva essere lasciato dalla moglie e in particolare che questa non gli facesse vedere i due figli di 2 e 11 anni. Circostanza, questa, avvalorata dal fatto che già ieri avrebbe tentato di vederli, causando l'ennesima lite. Il duplice omicidio e suicidio è avvenuto nell'abitazione concessa alla Askarov per controllare un canile realizzato da un'associazione di volontari (due di loro erano ad accudire gli animali quando Begu ha cominciato a sparare).
In ospedale, in coma farmacologico, è ricoverato invece il compagno della Askarov, di nazionalità uzbeka.
A dare l'allarme è stato il fratello 17enne di Rosica. I tre minorenni non avrebbero riportato danni fisici. Begu avrebbe utilizzato un revolver di grosso calibro, sparando numerosi colpi e ricaricando più volte l'arma. Accanto al suo corpo, sarebbe stato trovato un sacchetto contenente altre decine di proiettili che non ha utilizzato.