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17 agosto 2024

Nord-Est

'Uccidi Fugatti', ancora minacce al presidente della Regione

Il messaggio di solidarietà Zaia

| Ansa |

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'Uccidi Fugatti', ancora minacce al presidente della Regione

TRENTO - Una scritta "Uccidi Fugatti - No Tav" accompagnata dalla sigla Br e da una stella a cinque punte è comparsa la scorsa notte sulle strisce pedonali dal polo scientifico dell'Università di Trento e dalla sede della Fondazione Bruno Kessler. Indaga la Digos, che ha svolto un sopralluogo sul posto. A fine maggio una busta contenente un proiettile indirizzata al presidente della Provincia autonoma di Trento era stata trovata da un impiegato delle poste negli uffici di Gardolo, sobborgo a nord di Trento, durante le normali operazioni di smistamento della posta.

Nel 2021 Fugatti era finito sotto scorta per decisione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal commissario del governo Filippo Santarelli per le minacce ricevute sulla gestione dei grandi carnivori in Trentino. "Viene minacciata l'istituzione provinciale stessa con queste scritte - ha affermato - e in fondo sono minacciati i trentini: pare che in Trentino non ci sia più la possibilità di amministrare la propria terra o avere un pensiero autonomo", ha detto il consigliere provinciale Claudio Cia prendendo la parola in aula e comunicando la notizia. Il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder si è immediatamente associato a nome dell'intera assemblea legislativa e dopo di lui anche Roberto Paccher ha espresso solidarietà a Fugatti, affermando che non si può tollerare una violenza di questo tipo, atto ignobile e gravissimo. Il consigliere leghista si è augurato che la condanna ferma sia unanime da parte di tutte le forze politiche che siedono in Consiglio. Mara Dalzocchio ha giudicato che è ora di intervenire drasticamente di fronte a minacce come queste. La solidarietà è prontamente arrivata anche dai banchi di minoranza e dall'assessore Achille Spinelli.

ZAIA "Non si può accettare che rappresentanti delle istituzioni subiscano intimidazioni a causa delle opinioni e convinzioni espresse. È quello che è successo per la seconda volta in pochi mesi al Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che stanotte ha nuovamente ricevuto una grave minaccia". Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "La libertà di espressione è un diritto fondamentale che deve essere rispettato per ogni cittadino, protetto in ogni società democratica, anche nei confronti dei suoi rappresentanti. È attraverso il dialogo aperto, il rispetto reciproco, che si realizza una società realmente libertaria in cui le diverse opinioni possono coesistere pacificamente. Esprimo la mia personale solidarietà, e quella di tutto il Veneto, a Maurizio Fugatti" concludo il presidente. (ANSA)

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