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25 aprile 2024

Mogliano

In un’azienda di Mogliano il progetto pilota per il recupero dell’acqua piovana

Nell’azienda dimostrativa “Diana”, Veneto Agricoltura ha realizzato un piccolo bacino di invaso, coltivato a seminativo, e destinato ad accogliere le acque in eccesso

| Isabella Loschi |

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 bacino di invaso

MOGLIANO - Il cambiamento climatico è sempre più causa di eventi estremi come siccità e precipitazioni intense. Basti pensare alla lunga assenza di piogge dei mesi scorsi e alle recenti inondazioni che hanno interessato diverse regioni italiane, a partire dall’Emilia Romagna e le Marche.

Di queste due facce della medesima medaglia, Veneto Agricoltura ha sperimentato e dimostrato come l’agricoltura possa contribuire ad una corretta gestione dell’acqua. Infatti, i tecnici dell’Agenzia della Regione Veneto da oltre un decennio hanno ideato ed attuato misure innovative di contenimento delle problematiche dovute alla scarsità o all’eccesso di acqua, spesso anticipando le richieste che sarebbero giunte dal mondo agricolo e, più in generale, da tutti i settori della società. 
In questo ambito Veneto Agricoltura ha sperimentato negli ultimi anni un progetto pilota in una azienda di Mogliano Veneto.

Nell’azienda pilota dimostrativa “Diana”, è stato realizzato un piccolo bacino di invaso, coltivato a seminativo e destinato ad accogliere le acque in eccesso, esempio significativo di come l’agricoltura possa prendersi carico delle problematiche delle attigue zone industriali e urbanizzate, riducendone il rischio di allagamento. L’invaso, per come è stato progettato e realizzato, consente la raccolta di dati (operazione che si continuerà a fare ancora in futuro) di lungo periodo sull’effetto degli allagamenti nelle colture agrarie, divenendo in tal modo sia strumento decisionale per le pubbliche amministrazioni che calcolano gli indennizzi agli agricoltori, sia utile riferimento per quelle aziende agricole disposte a creare invasi utili all’interesse generale.

Nello specifico, le forti precipitazioni registrate nell’area tra il 10 e l’11 maggio scorso hanno provocato il prolungato allagamento del piccolo bacino di invaso di Mogliano, che ha egregiamente svolto la sua funzione di espansione idraulica pur essendo coltivato a mais. I tecnici di Veneto Agricoltura sono al lavoro per i necessari rilievi agronomici.

 

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Isabella Loschi

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