Un gioiello messo a rischio da camion e trattori, che danneggiano la villa antica in mezzo ai vigneti
Villa Morona de Gastaldis: una perla minacciata da chi non ne riconoscere l’importanza
FOTO: panoramica di villa Morona de Gastaldis
VALDOBBIADENE - Villa Morona de Gastaldis è una delle 4 ville venete di Valdobbiadene insieme a Villa Barberina Arten Viansson, Villa Barbon Bennicelli (a San Vito) e Villa Piva, detta dei Cedri. Un gioiello architettonico e storico incastonato tra i vigneti delle colline Unesco che però è minacciato dall’insensibilità di chi evidentemente non ha a cuore le sorti del patrimonio storico e culturale di Valdobbiadene. Trattori e camion ne hanno compromesso l’intonaco. con le loro vibrazioni. ma l’assedio continua.
La giovane proprietaria dell’antica magione, Daniela Peres, si è trasferita a Valdobbiadene da circa un anno e mezzo dopo aver acquistato buona parte del compendio di Villa Morona de Gastaldis lo ha trasformato in un bed and breakfast a “cinque leoni”, una struttura ricettiva quindi di alta classe per una clientele selezionata: “Volevamo – spiega Daniela – che la villa non fosse meta di un turismo di massa, per poterla preservare visto che è un edificio storico vincolato dalla Soprintendenza”.
Una scelta assennata che però si è scontrata con un contesto fortemente problematico: “Sapevamo che i precedenti proprietari avevano avuto dei problemi ma contavamo di mantenere buoni rapporti con tutti, tant’è che abbiamo anche organizzato un concerto pubblico nella attigua chiesetta di San Francesco che ha affreschi risalenti al 1500, per accogliere la comunità”. Un gesto che non ha sortito l’effetto sperato: “C’è chi continua a passare davanti alla facciata della villa con il trattore, nonostante la strada sia vicinale ed io e la mia famiglia abbiamo fatto presente che è pericoloso”.
Fatto sta che ora l’intonaco della Settecentesca villa è compromesso dalle vibrazioni dei mezzi pesanti così: “Ci siamo dovuti rivolgere alla Procura e abbiamo anche informato il Comune della cosa ma anziché aiutarci a tutelare un patrimonio culturale valdobbiadenese - racconta Daniela -, ci ha risposto che dobbiamo pure togliere dal marciapiede degli antichi vasi in pietra, per far passare il camion della nettezza urbana. A nulla sono valsi i pronunciamenti della Soprintendenza e va detto che chi passa di qua ha altre vie di accesso al proprio fondo, non capiamo quindi questa ostilità gratuita e questo accanirsi contro un edificio di pregio”.