UN LIBRO PER RACCONTARE L'OSPEDALE DI MOTTA
Un articolato excursus nel passato di quello che oggi è un ospedale riabilitativo di alta specializzazione
Motta di Livenza - La pubblicazione, realizzata in in un elegante formato catalogo e contrappuntata da interessanti fotografie sia d'epoca sia recenti, verrà presentata in anteprima giovedì 12 alle 20.30 presso la biblioteca comunale, nella Sala al pianterreno intitolata a Italo Svevo, il celebre romanziere triestino che in un reparto dell'ospedale mottense è morto ottant'anni fa' in seguito a incidente stradale (dalla pagina 38 alla 43 del volume è riportato un ricordo relativo allo stesso Svevo).
Ma si parla anche dell'invasione austro-ungarica, della fattiva associazione con la vicina Basilica e dell'alluvione del '66. Un articolato excursus che dalle origini nell'alto medioevo, fra epidemie e lazzaretti racconta de “l'Hospedal di Borgo degli Angeli (1567-1806), un primo esempio di sperimentazione pubblico-privata per la Comunità di Motta” attraverso il secondo periodo napoleonico, i contestuali rapporti del concittadino Antonio Scarpa, illustre anatomo-patologo dell'era moderna (che dà anche il nome all'omonima Riviera dove al civico 17 opera la biblioteca) e poi ancora il regno sabaudo, dritto fino al sorgere, formalmente nel nuovo millennio, dell'attuale Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione, fiore all'occhiello della Città in quanto a tecnologia e buona amministrazione.
Dopo l'introduzione del sindaco Paolo Speranzon interverranno, oltre all'autore, il direttore generale ULSS9 di Treviso Claudio Dario, il direttore generale dell'ospedale riabilitativo in questione Alberto Prandin e lo storico dell'arte Sergio Momesso. Coordinerà lo studioso di storia locale e presidente del Comitato Biblioteca Lazzaro Marini. Corposi gli special thanks in chiusura del libro.
Si ringraziano, tra gli altri, l'arciprete della parrocchia Monsignor Bruseghin, il giornalista e scrittore Giampiero Rorato, il direttore dell'archivio di Stato di Treviso Franco Rossi, l'archivista della Curia diocesana di Vittorio Veneto Francesca Girardi, il rettore del Santuario Padre Alfonso Cracco e l'assessore alla cultura di Motta Sabrina Matteazzi. Ingresso libero.
Norman Zoia