Un ricorso “blocca” la variante per l’area comunale del Menarè: il consiglio ritira il punto su proposta della maggioranza
Colpo di scena ieri sera in aula
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Pareva ormai cosa fatta l’approvazione della variante di riclassificazione dell’area comunale posta lungo via Menarè che il comune ha già inserito nel suo piano alienazioni e che a breve, concluso l’iter tecnico-urbanistico, avrebbe voluto vendere. Ed invece ieri sera, martedì, il consiglio comunale su proposta del consigliere Alberto Pagotto (Lega), e dopo le sollecitazioni delle opposizioni, ha votato per il ritiro del punto dopo che è emerso che un ricorso al Tar potrebbe avere, in base al suo esito, delle ricadute, anche importanti, per l’ente.
Quello di ieri sera doveva essere l’ultimo atto per la variante di riclassificazione dell’area di via Menarè, confinante con Battistella Gomme, adottata un anno fa e che avrebbe permesso in questa area verde un insediamento produttivo (tra chi si era fatto avanti per acquistarla c’era anche il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno). Ieri sera c’era al voto la sua approvazione. Invece si è votato per il ritiro del punto dopo che nel corso del dibattito in aula la consigliera Mirella Balliana (Rinascita Civica) aveva chiesto spiegazioni sulla natura di un ricorso al Tar depositato. La dirigente comunale ingegner Alessandra Curti ha replicato che sì c’è un ricorso al Tar, ma non contro la variante, bensì mosso dai proprietari dell’area, prima che questa fosse espropriata dal comune, contro il diniego alla retrocessione, cioè i proprietari saputo che l’area sarebbe stata venduta si erano fatti avanti vantando un diritto di prelazione.
«A me – ha detto il consigliere Giulio De Antoni (civica Dus) – pare un ricorso sulla variante». «Attenderei l’esito del ricorso prima di vendere il terreno – ha auspicato il consigliere Pd Roberto Tonon -. Se dovessero vincere il ricorso, cosa succederebbe?». Quesito a cui in aula non è arrivata una esplicita risposta, soprattutto nella malaugurata ipotesi che il privato in tutti i gradi di giudizio e il comune abbia già venduto il terreno a terzi che hanno proceduto con l’edificazione. Se i proprietari dovessero vincere, il terreno sarebbe oggetto di retrocessione: così è stato evidenziato in aula. «Non è il caso di rinviare il punto? – ha sollecitato Balliana -. Attendiamo almeno la prima fase del ricorso al Tar per decidere». «Meglio che prima il giudice chiarisca» ha concordato il capogruppo Pd Marco Dus.
Il consigliere Pagotto ha quindi chiesto la sospensione della seduta. Al rientro in aula ha proposto il ritiro del punto. «Siamo contenti che abbiate accolto la nostra proposta di ritiro» ha commentato Dus. «Prudenziale procedere con il ritiro – ha detto Gianni Rasera (Lega) -. Da presidente della commissione non ero informato di questo ricorso». Quindi la votazione dopo quasi un’ora di discussione per il ritiro: 13 favorevoli e 1 astenuto (il sindaco Antonio Miatto).