Usl 7 perde ricorso
L’azienda sanitaria dovrà indennizzare una dipendente per i permessi non pagati
| Redazione |
CONEGLIANO - Il caso risale a una decina d’anni fa. Una dipendente dell’Usl 7, per gravi motivi di salute, aveva chiesto all’azienda dei permessi di lavoro retribuiti.
All’inizio, l’Usl 7 aveva concesso alla donna quanto richiesto. Poi aveva fatto marcia indietro. Osservando i moduli presentati dalla lavoratrice, l’Usl 7 avevo notato delle omissioni nella compilazione. Così aveva trattenuto i soldi dei permessi dallo stipendio della dipendente, chiedendole formalmente di restituire quanto già ottenuto.
La donna, consapevole di essere nel giusto, tre anni fa aveva quindi presentato ricorso. E ieri, dopo il lungo tempo burocratico necessario a rivedere le pratiche, la dipendente ha vinto la sua piccola battaglia. Il giudice del lavoro del Tribunale di Treviso ha accolto la sua istanza a usufruire dei permessi retribuiti che le spettavano.
Ora l’Usl 7 dovrà versarle le somme trattenute e ingiustamente pretese, nonché un indennizzo e un rimborso per le spese legali sostenute.
In foto il il direttore Usl 7 Gian Antonio Dei Tos