Va in pensione Tiziano Rorato, una vita per la scuola
È stato vicario di quattro dirigenti scolastici dell'Isiss Scarpa di Motta-Oderzo
| Angelo Giordano |
CHIARANO - Dopo quasi quarant’anni di insegnamento, in questi giorni va in pensione Tiziano Rorato, chiaranese doc, docente di lettere classiche: ha insegnato Latino e Greco a generazioni di studenti di tutto l’opitergino-mottense. Una vera istituzione per l’Isiss Scarpa di Motta e Oderzo.
Severo quando occorreva, ma con la battuta sempre pronta, Rorato ha trasmesso soprattutto la sua passione per l’insegnamento e la capacità di far riflettere sull’attualità attraverso le particolari lenti del mondo classico. Una passoine, quella per la scuola, che non lo ha mai abbandonato nel corso degli anni e che anzi ne ha rappresentato il suo marchio di fabbrica. Ha iniziato a lavorare all’allora Istituto Santa Dorotea di viale Frassinetti a Oderzo per diversi anni.
A seguire lavorò per 28 anni ininterrotti nell’istituto conosciuto oggi come Isiss Scarpa. Ma che allora era una sezione staccata del liceo Marconi di Conegliano, in via I maggio a Motta. Fu a lungo vicepreside al fianco di quattro dirigenti scolastici diversi. Come ricordano generazioni di studenti, sapeva usare con accortezza sia il bastone che la carota, in egual misura. Proverbiale il suo tifo per la Juventus, tutt’altro che celato.
«Il mio amore per l'insegnamento - spiega - ha radici antiche, perchè mi sono formato all’istituto Cavanis di Possagno, realtà piuttosto sensibile all'insegnamento e alle sue tecniche. Da lì crebbe questa passione.
Cominciai a Oderzo, all’istituto di Santa Dorotea, dove ho lavorato diversi anni. Poi per quasi trent’anni sono rimasto nell’istituto di Motta. Da allora di acqua sotto i ponti n’è passata parecchia. Oggi l’Isiss ha istituti a Motta e Oderzo, segue 1.200 studenti, garantisce lavoro a 150 dipendenti tra insegnanti, lavoratori Ata e personale amministrativo. Credo sia stata una battaglia vinta per il nostro territorio. Cosa lascio? Insieme ai miei tanti colleghi che ho stimato, credo di aver trasmesso spirito critico, voglia di imparare e un pizzico di cultura ai nostri ragazzi, il vero futuro su cui non dobbiamo mai smettere di investire».