MOGLIANO VENETO – A Mogliano la celebrazione della Festa della Donna quest’anno non si limiterà all’8 marzo ma proseguirà nel corso di tutto il mese con diverse iniziative proposte dall’associazione moglianese “L’8 Sempre”, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0.

8 marzo - “Le disobbedienti”

Ad aprire le danze sarà il gruppo di lettrici moglianesi “Quante Storie. Caterina Celotta, Serena Marangon, Monica Bianco, Emanuela Niero e Giusy Zanatta hanno preparato per l’occasione un filmato che andrà in onda sul canale youtube del gruppo dal titolo “Le disobbedienti”, in cui raccontano le storie di quattro straordinarie donne artiste - Artemisia Gentileschi, Berthe Morisot, Frida Kahlo e Charlotte Salomon – accomunate “dal talento e la voglia di non piegarsi alle regole del gioco imposte dalla società del loro tempo”.

12 marzo – “Sguardo di donna - Tracce di lotta a Mogliano Veneto”

Un docu-video racconterà le battaglie delle donne a Mogliano dagli anni Settanta a oggi, per comprendere come, a partire da quegli anni, le donne abbiano iniziato ad analizzare il mondo dal proprio sguardo. Negli anni Settanta, infatti, si era formato il Comitato Femminile Moglianese che ha sostenuto diverse battaglie nel territorio prima del suo scioglimento, come ad esempio lo spettacolo teatrale degli anni Ottanta “che la tasa, che la piasa, che la staga in casa”, che ironizzava sul ruolo sociale riservato alle donne.

17 marzo – “Donne, dal corpo alla consapevolezza”

Dalle ore 18.30 alle 20.00 ci sarà una conferenza in modalità telematica volta ad analizzare la condizione della donna nella contemporaneità. La sociologa Eugenia Fortuni focalizzerà l’attenzione sul corpo femminile nella società odierna, la sociologa Pamela Pasian, invece, sulle donne migranti.

31 marzo – “Voci per le donne”

Le iniziative dedicate alla celebrazione della Giornata della Donna si concluderanno l’ultimo giorno del mese. Dalle 18.30 alle 20.00 ci sarà un dibattito online tra le associazioni invitate (per sapere quali guardare la locandina) su tre temi: femminicidio, lavoro e cultura della differenza.