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22 novembre 2024

Treviso

Verso le elezioni europee di maggio 2019

Intervista all'europarlamentare Remo Sernagiotto

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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 Verso le elezioni europee di maggio 2019

TREVISO - La scorsa settimana a Bruxelles, al Parlamento Europeo, si sono incontrati Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, e due europarlamentari italiani, il trevigiano Remo Sernagiotto e Raffaele Fitto, appartenenti al gruppo ECR, Conservatori e Riformisti europei, di cui Fitto è anche vicepresidente.

Il gruppo, con 73 parlamentari, sui 751 deputati, si colloca al terzo posto, dopo i popolari e i socialdemocratici.

Gli europarlamentari italiani sono 73, così distribuiti: 31 del PD, 17 di M5S, dai quali si è reso autonomo il trevigiano Davide Borelli, 13 di Forza Italia, 5 della Lega, 3 del Nuovo Centro Destra, 3 della Lista Tipras, 3 di Conservatori e Riformisti e 1 del Sud-Tirolo.

 

Le prossime elezioni europee si terranno dal 23 al 26 maggio, in Italia la domenica 26 maggio.

In questo contesto si è svolto l'incontro tra Meloni e Sernagiotto, che in qualche modo apre le cosiddette danze politiche nel nostro territorio, inserito nella Circoscrizione del Nord-Est. Ne abbiamo parlato con Sernagiotto.

 

1. L'Europa è una realtà i cui effetti ormai sono costanti e influiscono con sempre maggiore impatto sulla vita degli italiani. Quali sono i gli organismi europei che gestiscono il cosiddetto potere europeo? Tenuto conto che continuano a circolare leggende metropolitane sugli organismi dell'Unione Europea, è opportuno sottolineare che il potere è esercitato da tre sottosistemi:a)il Parlamento Europeo, b) la Commissione, c) il Consiglio. Essi esercitano e sono i legittimi detentori del potere democratico. Tutto ciò significa che è una leggenda metropolitana la vulgata secondo cui essi rappresentano la burocrazia, che si muove contro il popolo. Infatti il Parlamento Europeo è eletto dai cittadini con il suffragio diretto; il Consiglio è formato dai Capi dei 28 Paesi europei, che sono eletti dal popolo; la Commissione è nominata dal Consiglio europeo e quindi non può assolutamente essere definita come un corpo burocratico, come spesso e polemicamente dicono i sovranisti italiani.

 

2. Sicuramente l'incontro con la Meloni ha un risvolto politico. Ce lo può presentare? Il gruppo degli Conservatori e Riformisti a cui aderisco rappresenta il terzo raggruppamento politico. Si è sviluppato nel tempo con l'intento di frenare il duopolio esercitato finora dai popolari e socialdemocratici. I Conservatori e Riformisti vogliono superare l'attuale momento di un'Europa che soffre e favorire un'evoluzione, che la rafforzi politicamente per un confronto paritario con i colossi mondiali, come USA, Russia, Cina e India. In questo contesto l'incontro con la Meloni ha portato a una forma di collaborazione, secondo la logica di una confederazione paritaria di soggetti politici.

 

3. Per entrare nel Parlamento Europeo bisogna superare lo sbarramento del 4%... ce la farete?Sulla base dei dati oggettivi e dei sondaggi l'operazione politica dovrebbe permettere la nascita della delegazione italiana. Secondo una stima ragionata delle forze in campo dovremmo superare la soglia di sbarramento. Lavoreremo tutti insieme per questo, per portare un gruppo di parlamentari sovranisti e conservatori (non populisti) italiani a rappresentare il nostro Paese a Bruxelles

 

4. Lei è membro della Commissione Cultura nel Parlamento e ritiene che il suo impegno ha permesso lo stanziamento di maggiori risorse a sua disposizione, facendole aumentare. Come vengono utilizzati questi fondi? Lo stanziamento per il progetto Erasmus dovrebbe essere raddoppiato e passare da 15 a 30 miliardi su proposta della Commissione. La commissione cultura sta lavorando per fare in modo che questo sia possibile. Anzi con un emendamento che anche io ho firmato, abbiamo chiesto di triplicare il finanziamento. Erasmus è il programma europeo che permette la mobilità dei nostri giovani. Il suo obiettivo generale è sostenere lo sviluppo educativo, professionale delle persone in Europa contribuendo alla crescita sostenibile, all'occupazione e alla coesione sociale. Noi stiamo lavorando al nuovo programma 202/ 2027. Punto importante del nuovo programma sarà anche il riconoscimento automatico delle qualifiche, dei titoli, dei diplomi e dei periodi di apprendimento all'estero. Importante sarà anche la nuova iniziativa DiscoverEu, i giovani che hanno completato l'istruzione superiore avranno la possibilità di muoversi in Europa attraverso dei biglietti del treno gratuiti. Questi sono solo alcuni punti del programma che riguarderanno in particolare modo lo studio delle diverse università europee.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 



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