Villa Pisani e Barchessa Manin, lavori per 7,4 milioni
I cantieri saranno aperti tra marzo e maggio
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA - Entro fine marzo partiranno i lavori di restauro a Villa Pisani (in foto), mentre tra aprile e maggio sarà aperto il cantiere della Barchessa Manin.
Le due operazioni hanno un costo complessivo di circa 7.4 milioni di euro (5,5 milioni di euro per Villa Pisani e 1,9 milioni di euro per Barchessa Manin, di cui ben 4 finanziati con contributi, 3 milioni dalla Regione Veneto ed 1 milione da Veneto Banca con la formula dell'art bonus).
Per quanto riguarda Villa Pisani, dove sarà realizzato il Memoriale della Grande Guerra, è in chiusura di istruttoria il progetto esecutivo, già approvato dalla Soprintendenza dei Beni architettonici, e che quindi è attesa a giorni l'ultima approvazione da parte del Comune che porta all'apertura del cantiere.
Per Barchessa Manin, invece, il Comune è in attesa della presentazione del progetto esecutivo da parte dell'impresa aggiudicataria, cui seguirà l'ultimo esame con approvazione da parte della Soprintendenza e del Comune stesso.
“Inutile dire che dopo decenni di attesa partono finalmente i cantieri di restauro di due immobili che altrimenti sarebbero stati condannati all'inagibilità - commenta il sindaco, Marzio Favero -. L'obiettivo per Villa Pisani è di essere pronti con il Memoria della Grande Guerra per giugno 2018 quando ci sarà la ricorrenza della battaglia del Solstizio che ebbe di fatto a decidere le sorti per l'Italia del primo conflitto mondiale.
In questa prospettiva a breve ci sarà un incontro in seno all'IPA, l'Intesa Programmatica d'area, per predisporre il piano di marketing territoriale e turistico assieme agli altri Comuni, alle associazioni di categoria a alle università al fine di predisporre le proposte di visita al Montello come Parco della memoria, ricomprendendo anche altri valori di offerta, dalle componenti naturalistiche, alle Ville Venete per arrivare anche all'offerta enogastronomica.
Invece, per quanto riguarda la barchessa Manin, l'apertura del cantiere coinciderà anche con l'avvio di una fase di riflessione sulle modalità di fruizione del grande parco urbano. A breve avrò un incontro con l'amico Domenico Luciani per riprendere le fila di una riflessione su un'idea di parco alla nord-europea, quale tessuto connettivo della città e non come area verde incistata ed isolata dalle altre dinamiche urbane. Ci sarà spazio per raccogliere le idee ed i contributi di riflessione di quanti vorranno mettersi a disposizione.
Non dimentichiamo che con l'avvio di questi due cantieri cominciamo anche ad attuare quel piano strategico culturale che abbiamo proposto per la candidatura di Capitale italiana della cultura e che oggi ci serve per guidare la crescita della città. E se il restauro della barchessa Manin donerà un nuovo motore per la vita del centro storico cittadino, il Memoriale della Grande Guerra, che è un unicum a livello nazionale, ci metterà in rete con le altre analoghe istituzioni che sono attive in Francia, Germania, Inghilterra, ponendo Montebelluna come uno dei nodi della Grande storia europea”.