MONTEBELLUNA – Non cenna a diminuire l’interesse della comunità sui 5,5 milioni di euro che Banca Intesa si è impegnata a dare al Comune a titolo di “risarcimento morale” per il crac di Veneto Banca dopo che la Municipalità aveva scritto al Governo per chiedere la sede storica, in centro, dell’ex istituto di credito. Il sindaco ha annunciato che i fondi ottenuti andranno a finanziare un teatro che sorgerà dove ora si trova l’ex tribunale.

Annuncio salutato inizialmente da tutti con entusiasmo ma poi c’è stato chi ha proposto viceversa l’acquisto di villa Bertolini e ancora chi ha sostenuto che l’accordo fatto dal sindaco con Banca Intesa difetta del consenso del consiglio comunale che gli avrebbe dato un mandato diverso: sulla questione Marzio Favero ha ribadito che il teatro si farà e che tutto è stato fatto con rigore. Ora però arriva una nuova proposta da gruppo consiliare Pd-Il Futuro è adesso che dice di ritenere la costruzione di un nuovo teatro cosa certamente positiva per Montebelluna ma …

Il gruppo infatti temendo gli alti costi di gestione di un teatro: “ Propone di valutare la possibilità di utilizzare questo finanziamento per completare la ristrutturazione di Villa Pisani, con lo scopo di trasferirvi il museo civico cittadino al fine di creare un unico polo museale. Questa operazione permetterebbe di porre in essere sinergie tra le due realtà e risparmi, ma soprattutto darebbe vita ad una realtà culturale di ulteriore notevole eccellenza”.

In questo modo si libererebbe Villa Biagi, sede attuale del museo civico, con la disponibilità di nuovi spazi ad uso pubblico. Inoltre, il gruppo spiega che: “Altre proposte, anche interessanti – il riferimento è all’acquisto di villa Bertolini -, possono essere in subordine prese in considerazione, sapendo tuttavia che i benefici fiscali dell’art bonus di cui la banca intende fruire e senza i quali l’erogazione non ci sarebbe, vanno a favore solo di opere già in proprietà dell’ente pubblico”.