VITTORIO VENETO - «La casa del librettista Lorenzo da Ponte diventi una casa museo». L’Associazione Nazionale Case della Memoria si unisce alle dichiarazioni di Riccardo Muti e Vittorio Sgarbi che hanno sollecitato il recupero della casa di Lorenzo Da Ponte a Vittorio Veneto, in vendita da anni. Poeta, scrittore, impresario teatrale, avventuriero Da Ponte è il librettista di alcuni capolavori di Mozart, come “Don Giovanni”, “Così fan tutte” e “Le nozze di Figaro”.

«Raccogliamo e sosteniamo l’invito di Riccardo Muti e Vittorio Sgarbi che hanno speso parole per il recupero e la valorizzazione dell'edificio in cui nel 1749 nacque il librettista di Mozart – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Ci auguriamo che anche il Comune di Vittorio Veneto faccia la sua parte come dichiarato perché la Casa di Da Ponte diventi una casa museo, come nella nostra rete ce ne sono oggi un centinaio».

«La casa risulta in vendita da anni – aggiunge il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, Marco Capaccioli – è un bene che il Maestro Muti abbia rinnovato l’attenzione sul tema, riscontrando l’appoggio del sottosegretario alla Cultura Sgarbi. Renderla una casa museo sarebbe un atto doveroso e un’opportunità, oltre che un modo per omaggiare la memoria di un personaggio come Da Ponte e rendere più conosciuta sua opera, legata a filo doppio con quella di Mozart».

Una casa museo sulla scia delle molte abitazioni di personaggi illustri che fanno parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, tra cui quelle di numerosi musicisti e cantanti - oggi nella rete se ne contano 10 - alla cui sfera il lavoro di Da Ponte afferisce, come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Gaspare Spontini, Ferruccio Busoni, Giacinto Scelsi, Secondo Casadei, Gian Carlo Menotti, Enrico Caruso e Luciano Pavarotti.

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