Vittorio Veneto, niente manifestazione in piazza: "Inaccettabile, agiremo nelle sedi opportune"
Bonaldo ieri ha rinunciato alla “sua” manifestazione, visto il provvedimento di divieto di riunione in luogo pubblico adottato venerdì scorso dalla Questura di Treviso
VITTORIO VENETO - Devis Bonaldo è arrabbiato. Ieri ha rinunciato alla “sua” manifestazione, visto il provvedimento di divieto di riunione in luogo pubblico adottato venerdì scorso dalla Questura di Treviso.
Piazza del Popolo è stata transennata e presidiata dalle forze dell’ordine: qualcuno si è presentato lo stesso, ma la manifestazione – di fatto – non c’è stata. “Quello che è successo a Vittorio Veneto è uno scandalo che crea un precedente – dichiara Bonaldo, che sabato ha annullato ufficialmente la manifestazione -. A Conegliano c’è stato un raid punitivo in pieno giorno, in Piazza Cima. Per non parlare dei 30mila tifosi assembrati a Milano per festeggiare lo scudetto dell’Inter”.
Il provvedimento è stato adottato dalla Questura di Treviso per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, nonché di sanità pubblica. “Ora agiremo nelle sedi opportune, perché non possiamo far passare questa cosa come una cosa normale, tutto questo è inaccettabile”, continua Bonaldo. L’attenzione di tutti – soprattutto sui social – ieri si è concentrata sul pestaggio avvenuto in Piazza Cima: l’annullamento dell’iniziativa “In Piazza per la libertà” è passato quindi un po’ in secondo piano. Nonostante la presenza di qualche manifestante, comunque, non si sono registrati disordini di nessun tipo.