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27 novembre 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, il "caso" della selezione: "La procedura non presenta anomalie"

Il comune commenta la vicenda della selezione per un posto di esecutore amministrativo di categoria «B»

| Roberto Silvestrin |

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Vittorio Veneto, il

VITTORIO VENETO - Il comune di Vittorio Veneto, attraverso una nota, è intervenuto sul “caso” della selezione scoppiato nei giorni scorsi. Riportiamo – pur non avendo dato la notizia – l’intervento dell’amministrazione, che ha spiegato la sua versione dei fatti.

 

“La procedura di selezione per un posto di esecutore amministrativo di categoria «B» - che ha visto coinvolta la sig.ra A.T. - non presenta anomalie. Il comune di Vittorio Veneto sta fornendo al legale della candidata tutta la collaborazione possibile e la documentazione relativa alla prova”, riporta la nota. Il sindaco Antonio Miatto esprime “massima fiducia nell’operato dei funzionari deputati alla gestione del concorso” e sottolinea come si tratti “in ogni caso di una questione che non coinvolge il livello politico della struttura municipale ma soltanto quello tecnico/amministrativo. E non potrebbe che essere così. La politica non ha parte alcuna nella gestione delle procedure concorsuali proprio per garantire la correttezza delle selezioni a fronte dei suoi legami con il territorio. Sono stato informato del caso ma la sua risoluzione è affidata in toto ai funzionari dell’Ente”.

 

La presidente della Commissione d’Esame, l’avvocato Paola Costalonga, spiega che “il motivo della non idoneità della sig.ra T. è dovuto agli errori commessi dalla stessa nella prova pratica. La conclusione della procedura selettiva che l’ha riguardata è stata rallentata dall’assenza di ben tre dipendenti dell’ufficio personale risultati positivi al Covid. Le prove pratiche e orali sono state concentrate nella stessa giornata. Al termine della prova orale la sig.ra A.T. è risultata essere la candidata migliore e questo le è stato comunicato il giorno stesso dandole come data di probabile assunzione gli inizi di ottobre. La procedura, nel suo complesso, a causa della ricordata assenza di personale è stata verificata attentamente in un secondo momento. Solo a quel punto sono emersi gli errori, di cui il più grave è risultato essere, a giudizio unanime della Commissione, «insuperabile»”.

 

Ma di che tipologia di prova si trattava? “Alla candidata era stato chiesto di predisporre al computer e di stampare una lettera”. C’è però anche la questione del disconoscimento della prova da parte della candidata. “La stessa non ha apposto la sua firma sulla prova perché nessun partecipante ad una selezione pubblica firma mai il testo da lui elaborato. La firma dei candidati viene infatti raccolta altrove e precisamente sul foglio nel quale è scritta la traccia d’esame che viene estratta a sorte per ogni singolo concorrente. Il nome della sig.ra T. che si legge sul foglio - spiega Costalonga - non è ovviamente stato scritto dalla candidata ma aggiunto dalla Commissione in sede di correzione per identificare la sua prova”. “Nessun punto oscuro dunque. L’intera vicenda si riduce ad un semplice problema di comunicazione causato dall’ emergenza pandemica in atto”, conclude il comune.

 


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Roberto Silvestrin

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