Vittorio Veneto, l’università “Pinto”: “Potrebbe essere decisa una pausa di riflessione”
Lo rende noto Roberto Domini, presidente dell’università per la formazione continua di Vittorio Veneto
| Redazione |
VITTORIO VENETO - “In considerazione del fatto che sono venute meno le condizioni per poter continuare con la stessa determinazione che ci ha sostenuto in passato, il consiglio direttivo e l’assemblea dei soci dovranno valutare attentamente gli sviluppi futuri. In tale ambito potrebbe essere decisa una pausa di riflessione che possa consentire lo sviluppo di nuovi stimoli e la risoluzione delle precarietà”. Lo rende noto Roberto Domini, presidente dell’università per la formazione continua di Vittorio Veneto.
L’università per la formazione continua di Vittorio Veneto è un’associazione culturale apartitica, apolitica, aconfessionale, che non persegue finalità lucrative, è impegnata sia culturalmente in attività di formazione e iniziative relative a temi diversificati di attualità sia socialmente quale opportunità di incontro e sostegno agli anziani nel territorio, in linea con i principi guida della Costituzione Italiana. L’università ha sede e opera a Vittorio Veneto sin dal 1985. È iscritta all’albo delle associazioni e del volontariato da molti anni e finanzia le sue attività autonomamente. “Al momento essa coinvolge circa 200 allievi, 45 insegnanti e 8 volontari nei ruoli organici, sviluppando e promuovendo iniziative didattico-sociali nei campi della cultura – spiega Domini -. Svolge annualmente 150 ore di lezioni cattedratiche presso l’aula conferenze della biblioteca civica, 8/10 lezioni aperte/conferenze, comprensive dell’inaugurazione/chiusura dell’anno accademico, e 1120 ore di lezione/laboratorio in aula presso la Rotonda di Villa Papadopoli. A ciò devono essere aggiunte le attività ricreative e aggregative dirette a perseguire fini di pubblico interesse e l’organizzazione di mostre e convegni, volte a promuovere la centralità di Vittorio Veneto sul territorio. Se questo prezioso contributo fosse valutato in termini monetari, il valore delle attività effettuate raggiungerebbe facilmente i 70.000 euro, un costo che nessuna impresa privata potrebbe sostenere in autonomia e che rappresenta un merito indiscusso e fondamentale per la città”.
“L’associazione ha dimostrato nel tempo sia una attenta etica professionale sia capacità attrattiva (negli ultimi 6 anni – a meno del periodo devastante del cosiddetto Covid 19 - il numero degli allievi è sempre aumentato rispetto agli anni precedenti) – conclude Domini -. La quantità e la qualità dei servizi resi è sempre risultata migliorata con continuità, soprattutto grazie agli investimenti in tecnologia informatica”.
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