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20 ottobre 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, palazzi militari all’asta: buco nell’acqua

Le aste per palazzo Piccin, palazzo Marinotti e palazzo Doro Altan sono andate deserte

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Palazzo Piccin

VITTORIO VENETO “Asta deserta” recitano tutti e tre gli esiti degli avvisi di vendita dei palazzi ex militari Doro Altan, Piccin e Marinotti di Vittorio Veneto.

 

Le tre aste erano state indette a dicembre 2022 dal Ministero della difesa e presentate un anno fa proprio a Vittorio Veneto. Si trattava del primo tentativo di vendita dei tre edifici da anni chiusi ed in attesa di un nuovo destino. A fine ottobre è stato pubblicato l’esito dell’asta che ha certificato il nulla di fatto. Nel frattempo, sono stati messi in vendita anche gli appartamenti – un tempo riservati alle famiglie dei militari - del condominio di via Duca d’Aosta, da quasi dieci anni chiuso.

 

Palazzo Piccin, già sede del comando V Corpo d’Armata, poi rinominato 1° Fod, aveva una base d’asta di 4.620.000 euro. “Si presta a diventare un punto focale nell’organizzazione urbana acquisendo funzioni compatibili con il contesto circostante” recitava l’avviso. Ma all’asta i 4.622 metri quadrati non hanno sortito alcun interesse.

 

Così è stato anche per palazzo Doro Altan. Valore 3.160.000 euro, asta andata deserta il 26 ottobre. Già sede del circolo ufficiali e dimora del comandante, il palazzo conta anche un ampio giardino e la possibilità urbanistica di ampliare la struttura.

 

Deserta pure l’asta per palazzo Marinotti di via del Pretorio, già sede del circolo sottufficiali. Era stato piazzato sul mercato immobiliare dal Ministero della difesa per 1.856.000 euro.

 

Si terrà invece il 15 dicembre l’asta – avviata sempre dal Ministero della difesa – per la vendita delle abitazioni poste all’interno della palazzina di via Duca d’Aosta, 20 appartamenti messi sul mercato ad un prezzo che varia da 93.597 euro a 146.114 euro, vendita che viene eseguita sempre all’interno del programma di dismissione immobili in atto in tutta Italia da parte del ministero.

 

Al momento, dunque, a parte la porzione dell’ex caserma Gotti e l’aerocampo di San Giacomo di Veglia passati al comune di Vittorio Veneto, tutti gli altri immobili ex militari a dieci anni dalla dipartita dell’esercito dalla città rimangono dei contenitori vuoti.

 


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