Vittorio Veneto si lascia scippare la Grande Guerra
La Città della Vittoria perde la "Battaglia di Montebelluna"
VITTORIO VENETO - La notizia che il MeVe (Memoriale Veneto della Grande Guerra) di Montebelluna si è assicurato 350mila euro all'anno dalla Regione, diventano polo di studi e ricerche oltre che prodotto turistico, non è proprio andata giù al gruppo di minoranza vittoriese "Rinascita Civica - Partecipare Vittorio". Ovviamente non per demerito del MeVe che è una struttura di pregio e meritevole di attenzione ma piuttosto perché la Città della Vittoria, a detta dei consiglieri d'opposizione Alessandro De Bastiani e Mirella Balliana, avrebbe perso in questo modo un'opportunità.
"Vittorio Veneto, la città simbolo della Vittoria della prima Guerra Mondiale, scrigno del ricordo del sacrificio di centinaia di migliaia di giovani Italiani che hanno sacrificato la loro vita per la Patria e per questo conosciuta e amata in tutta la nazione, dimostra di non essere all'altezza del suo ruolo - scrivono in un post i consiglieri di "Rinascita Civica - Partecipare Vittorio" -. Surclassata dalla più dinamica Montebelluna cede il suo ruolo alla città della destra Piave che con il suo attivismo va a prendersi il posto di capofila che fu una volta di Vittorio Veneto. Complimenti a Marzio Favero (ndr, ex sindaco di Montebelluna, ora consigliere regionale, che si è speso per il MeVe di cui è stato ideatore) che dovrebbe però anche ringraziare la “pigrizia” del nostro assessorato".
FOTO: MeVe di Montebelluna