Vittorio Veneto, spunta il mega cartellone: “Ascoltate questi canali e decidete con la vostra testa, svegliamoci”
Con tutta probabilità il manifesto fa riferimento alla pandemia nei media
VITTORIO VENETO - Il manifesto è decisamente diverso dagli altri e salta subito all’occhio. Gli spazi pubblicitari che “corrono” lungo il muro esterno dello stadio “Barison” di Vittorio Veneto ospitano ora un maxi cartellone dedicato al mondo della comunicazione. Con tutta probabilità il manifesto fa riferimento al grande tema della pandemia e al modo in cui è stata presentata, comunicata e interpretata in questi due lunghi anni.
Si tratta, però, solo di una supposizione, visto che nel cartellone non ci sono riferimenti specifici al Covid-19. “A tutti i cittadini, prima di etichettare/giudicare questi canali, ascoltateli attentamente con calma, confrontate ciò che vi dicono con quello che vi racconta la tv di casa, poi riflettete, ragionate ed infine decidete con la vostra testa! – recita il manifesto - Si dovrebbero barrare anche tante emittenti locali, che come il mainstream nazionale stanno divulgando tante paure e falsità. La maggior parte è pagata con soldi pubblici! Svegliamoci!”
Nel manifesto vengono “barrati” i canali italiani più seguiti: Rai1, Rai2, Rai3, Rete Quattro, Canale 5, Italia 1, La7, Tv8, Nove. Vengono consigliati, invece, canali Youtube e altre emittenti televisive. Viene tirato in ballo anche il giornalismo locale, anche se in realtà è stato dato spazio anche ad esponenti del mondo della cosiddetta “controinformazione”, soprattutto durante le manifestazioni organizzate nei mesi scorsi.
Il cartellone, ovviamente, non passa inosservato, sia per le sue dimensioni sia per il contenuto che propone. Gli spazi pubblicitari, oltretutto, si affacciano su una delle vie più trafficate della città: dal punto di vista comunicativo, quindi, la scelta del committente è più che azzeccata. Quello della comunicazione rimane un tema molto “caldo”, nonostante il calo dei contagi e il progressivo miglioramento della situazione sanitaria. Tiene banco, però, la questione relativa al Green Pass: ieri, infatti, è scattato l’obbligo del super certificato verde per tutti i lavoratori over 50.