Vortice di bassa pressione, l'inverno sale in cattedra
Ampia circolazione depressionaria abbraccia il Mediterraneo, con afflusso di aria fredda
Ben ritrovati a tutti!
Il modesto peggioramento di venerdì scorso ha dato il via ad una nuova fase meteorologica, proprio a cavallo dei giorni della "Merla", ovvero secondo tradizione, i più freddi dell'anno. Abbiamo assistito a flussi settentrionali che hanno generato un calo termico più significativo in montagna, ma che in ogni caso ha permesso ai valori di portarsi in linea con la media storica.
Gli spessori della neve sono assai modesti sulle nostre Prealpi, e anche sulle Dolomiti non si supera il metro a 2000-2200m; scarsi finora gli eventi perturbati significativi. Ecco la visione panoramica della nuova telecamera installata in Pian Cansiglio, presso la Casera Le Rotte (che sarà resa pubblica al termine delle fasi di test e collaudo), sabato 31 gennaio.
Ora il tempo sta per cambiare; un nuovo afflusso di aria polare ha raggiunto i Pirenei, innescando la formazione di un profondo minimo di pressione che si avvicinerà all'Italia tra oggi e domani, permettendo da un lato l'arrivo di venti più umidi mediterranei, dall'altro il richiamo di aria assai fredda dal nord Europa che entrerà sia come maestrale sulla Sardegna che come Bora sull'alto Adriatico. Il "mix" di questi ingredienti porterà un diffuso peggioramento e, in alcune zone, anche la neve fino in pianura.
Non mancano come sempre i titoli altisonanti, dove si promettono decine e decine di centimetri di bianco manto anche in pianura; l'invito è sempre lo stesso, ovvero diffidare radicalmente dai venditori di fumo,. alla continua spasmodica ricerca di click e visite ai propri siti web.
Focalizziamoci sul nostro territorio, la Marca Trevigiana e la fascia prealpina; in queste configurazioni è assai difficile stabilire con precisione quali zone vedranno la neve con maggior probabilità e quali meno, tuttavia è ragionevole attendersi che la fascia montuosa sopra i 500m riceverà apporti (tra giovedì e venerdì) di circa 20-30cm, anche superiori oltre i 1000m con neve molto leggera e soffice. Che cosa accadrà in pianura?
Di solito si può dividere la fascia pedemontana e la fascia di aperta pianura; nella prima zona, in presenza di venti sostenuti nord-orientali, il flusso che scende d'impeto dai rilievi (come il Pizzoc), tende a scandarsi e seccarsi (effetto catabatico), apportando temperature 1-2ºC più alte e quindi favorendo la pioggia. Al contrario, man mano che ci si allontana dai monti e andando verso ovest da Pieve di Soligo e zone limitrofe, e da Conegliano andando verso sud, tale effetto catabatico tende a scomparire, e i valori restano più bassi facilitando la neve.
Nel contesto attuale questa configurazione sembra confermata, quindi restano favorite le zone di aperta pianura rispetto alla fascia pedemontana.
In termini di accumulo al suolo, si può affermare che ben difficilmente durante le precipitazioni i valori scenderanno sotto lo zero, pertanto è ragionevole attendersi che le nevicate avvengano con valori tra 0 e +1ºC; l'accumulo sarà quindi legato all'intensità dei fenomeni (variabile quindi nel tempo nel corso della perturbazione), e più probabile nella prima metà di giovedì quando le precipitazioni saranno più intense e i valori termici più bassi. In questa mappa si identificano le tipologie di precipitazione prevista al mattino, ecco che tutta la pianura è inclusa nella nevicata (si pone in ogni caso l'attenzione sul "buco" previsto tra coneglianese e vittoriese, ben spiegato dal fenomeno descritto poco sopra). Con il passare delle ore i modelli vedono un lieve innalzamento termico, sufficiente a riportare la pianura veneto-friulana in condizioni di pioggia o al più pioggia mista a neve.
In sintesi possiamo dire: la situazione più critica per la neve in pianura è ragionevolmente attesa entro la metà di giovedì, con inizio dei fenomeni nelle prime ore della notte. Il maltempo proseguirà, via via più attenuato, anche venerdì, fino ad un miglioramento definitivo sabato.
Ecco le previsioni per i prossimi giorni:
Mercoledì 4 (attendibilità 90%): progressivo aumento della nuvolosità fino a cielo molto nuvoloso dal pomeriggio; entro sera inizieranno debolissime e sporadiche precipitazioni, nevose fino a 200-250m, con qualche fenomeno di pioggia mista a neve anche in pianura. Temperature in lieve calo.
Giovedì 5 (80%): ulteriore peggioramento del tempo con diffusione ed intensificazione di precipitazioni prevalentemente di tipo pioggia mista a neve in pianura, e nevicate continuative oltre i 250-300m. Nei momenti più intensi non è esclusa la presenza di sola neve anche in pianura, seppur gli accumuli saranno assai locali e legati a fasi temporanee. Venti sostenuti con raffiche da nordest
Venerdì 6 (70%): nella notte e al primo mattino residue precipitazioni, a tratti ancora nevose in pianura o con carattere misto a pioggia. Nel corso della giornata progressivo miglioramento ma in un contesto globalmente sempre piuttosto nuvoloso; temperature massime poco sopra lo zero, solo leggermente superiori in caso di schiarite più ampie al pomeriggio, ma generalmente inferiori a 5ºC. Dalla serata tendenza ad ulteriore riduzione della nuvolosità con temperature in calo.
Sabato 7 (70%): l'allontanamento della bassa pressione e l'ingresso di venti nord-orientali favorirà un lento, graduale dissolvimento delle nubi, tuttavia la curvatura ciclonica potrebbe arrecare ancora qualche disturbo, con spruzzate di neve in montagna e qualche goccia in pianura al mattino. Schiarite più decise dal pomeriggio con netto calo termico.
Domenica 8 (60%): tempo soleggiato e assai freddo, specie in montagna grazie alla neve recente. In serata tenderà ad avvicinarsi da nord un fronte freddo di origina scandinava e nel tardo pomeriggio non sono esclusi brevi rovesci nevosi, specie nelle zone di aperta pianura verso il veneziano, seguiti da rapido miglioramento entro notte e netto calo termico.
Tendenza
Lunedì sarà caratterizzato dal netto afflusso di aria polare, in ingresso da nordest sotto forma di freddi e asciutti venti continentali; in queste circostanze non sono attese precipitazioni, mentre abbondanti nevicate anche in pianura e lungo le coste potrebbero registrarsi dalle Marche verso sud. A seguire la pressione a livello centro-europeo tenderà a salire, avremo pertanto una tendenza a stabilizzazione del tempo con inversione termica, freddo moderato di notte e più mite di giorno, salvo le zone interessate da nebbie anche diurne.