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24 gennaio 2025

Treviso

ZAIA DOV’ERI?

Fondazione Cassaamrca: Il ministro critica De Poli. Calesso critica la Lega

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

ZAIA DOV’ERI?

Treviso - “Dov'era Zaia quando il Comune svendeva università e teatri a De Poli?” Se lo chiede Luigi Calesso (nella foto) di Un'altra Treviso intervenendo sule polemiche scoppiate in questi giorni fra il numero uno di Fondazione Cassamrca e il ministro leghista Luca Zaia in merito all'Università. Fra i due, com’è noto, non c’è mai stato un gran feeling.

A proposito del destino dell’università, è di oggi la notizia che il consiglio di indirizzo e programmazione della Fondazione Cassamarca ha discusso il tema degli insediamenti universitari nell’area dell’ex San Leonardo a Treviso, e ha deliberato, all’unanimità, di riprendere il dialogo con l’Università degli Studi di Padova per la soluzione dei problemi in sospeso.

Tornando alla querelle fra i due, Calesso sottolinea che “Le critiche sono esattamente tutto ciò che è rimasto alla politica trevigiana nei confronti dell'operato di Fondazione Cassamarca e delle scelte del suo presidente.

Mentre Zaia non era così lontano da Treviso (era in Provincia) l'amministrazione comunale, infatti, ha letteralmente svenduto alla Fondazione la creazione dell'università e gestione e proprietà dei teatri, dal Comunale all'Eden, con il beneplacito più o meno esplicito anche di vari esponenti dell'allora opposizione di centrodestra e centrosinistra.

Non è forse questo il motivo che ha portato al (tardivo) scioglimento del Consorzio Universitario Trevigiano, capeggiato dal Comune, che è stato superato dalla Fondazione nella creazione del centro universitario? Non è forse vero che il Comune non ha più alcuna voce in capitolo nelle sorti del Teatro Comunale e dell'Eden che la Fondazione può gestire a suo piacimento, senza alcun vincolo nei confronti del Comune e dei cittadini?

Si chiede l’attivista di Un’Altra Treviso e giunge alla conclusione che “Se De Poli può agire in solitudine non è a causa di un destino 'cinico e baro' ma delle scelte dell'amministrazione comunale che lo ha messo, con la sua inerzia e le sue scelte di sudditanza, nelle condizioni di essere unico attore sulla scena universitaria e culturale cittadina.

Forse il ministro non se n'è accorto ma è stata la Lega con le sue scelte a mettere De Poli nelle condizioni di 'dominus' incontrastato della città, in grado di svuotare il centro storico e intasare la viabilità della periferia con gli 'scatoloni' della Cittadella delle istituzioni”.

 



Laura Tuveri

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