CASTELFRANCO – «L’archivio storico della Banca Popolare di Castelfranco Veneto torni in città». È l’appello della Pro Loco cittadina. Il presidente Gaetano Sartoretto formula la richiesta in una lettera inviata al direttore e al presidente della Banca Popolare di Vicenza, proprietaria dei documenti da quando ha assorbito la Banca Popolare di Castelfranco.

«La Banca Popolare di Castelfranco, acquistata dalla Banca popolare di Vicenza alla fine del secolo scorso, custodiva un ponderoso e ricco archivio di atti, documenti, stampe e quant’altro, riguardante la storia del territorio di sua influenza, antecedente il 1874 anno di fondazione, oltre alla storia di enti vari ad essa collegati – scrive Sartoretto nella sua lettera -. Con il passaggio della Banca alla Popolare di Vicenza anche l’archivio della Pop. Castellana ha seguito ovviamente la stessa sorte ed è divenuto proprietà di codesto Istituto che, peraltro, è germinato e si è sviluppato in territorio diverso dal nostro e quindi può contare anch’esso su un  proprio archivio che ne documenta le origini e le vicende.

Entrambi, ritengo privi di valore venale,  hanno tuttavia un enorme valore storico, documentale e di affezione per le rispettive città di appartenenza che in essi possono ritrovare, pur se parzialmente, le proprie radici economico-finanziarie».

Arriva quindi alla richiesta di far tornare a Castelfranco i documenti, sottolineando che potrebbero essere valorizzati dalla stessa Pro Loco e dal Comune. «Ciò premesso, come avrà sicuramente già inteso, e nella speranza condivida quanto precede, mi permetto di chiederLe che, con grande atto di liberalità verso la città ed il suo territorio, coinvolto nelle note, indotte gravi difficoltà finanziarie, la Banca di Vicenza voglia rinunciare alla proprietà dell’Archivio della Popolare di Castelfranco e decida di liberarsene restituendolo alla città tramite la mia associazione o direttamente al Sindaco, qui interessato per sua informazione; sarebbe sicuramente un grande regalo a tutta la collettività – si legge ancora -. In difetto, oltre al dubbio vantaggio per la Sua Banca, i carteggi potrebbero, pur se ben custoditi, vanamente deperire con il trascorrere del tempo o traslocare in altro più emarginato archivio o non essere adeguatamente apprezzati, come invece avverrebbe qui da noi».