«Le bici rosa? Un vilipendio al Giro»
Tami boccia l’iniziativa dell’aspettando la corsa rosa
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Sono decine e decine le bici rosa comparse in città in questi giorni: sono state collocate nei giardini pubblici lungo viale della Vittoria e al centro di numerose rotatorie. Bici rosa per ricordare che il prossimo 28 maggio il Giro d’Italia farà tappa a Vittorio Veneto. E l’iniziativa non è passata inosservata: c’è chi l’ha accolta positivamente, e chi invece l’ha boccia, di netto. Tra loro c’è Gioi Tami, presidente dell’associazione dei consigli di quartiere in campo, con una lista civica, alle amministrative del 25 maggio.
«L’idea di bellezza e promozione turistica della città del sindaco Da Re si concretizza nel disseminare gli spazi verdi di Vittorio con rottami presi in discarica e dipinti di rosa. Rottami che una volta erano biciclette, ora alcune senza sella altre senza manubrio, fissate a terra con dei manici di scopa e legate addirittura con delle catene. E chi se le ruba? – si interroga Tami - È forse che quei rottami di discarica dovrebbero promuovere il Giro d’Italia? Se così fosse, l’organizzazione del Giro avrebbe il dovere di querelarlo per vilipendio al Giro. Oppure sono il simbolo della città ridotta a rottame? Da città della Vittoria a città della discarica» conclude Tami.