VALDOBBIADENE – Mercoledì il Giro d’Italia attraverserà per un lungo tratto i vigneti della Docg Prosecco. E i corridori non hanno nessuna voglia di essere irrorati da fitofarmaci e pesticidi, come capita (a volte) ai loro colleghi amatori della domenica. Con la corsa a tappe più importante d’Italia trasmessa in diretta in televisione, e seguita da tutti i media, le colline candidate a Patrimonio dell’Umanità Unesco non ci farebbero una gran figura.

Il primo a lanciare l’appello è il sindaco uscente di Valdobbiadene, Bernardino Zambon: «La vetrina è importante, non possiamo sbagliare. Diamo l’idea di un territorio che sa come comportarsi, anche nei momenti in cui dobbiamo comparire. Le nostre colline vitate sono anche un fenomeno estetico, gli spettatori memorizzano il paesaggio che vedono in televisione, e non possiamo sbagliare nella comunicazione». Nessuna ordinanza scritta, ma i trattamenti ai vigneti, se necessari, meglio farli il martedì, o il giovedì: «Non vorrei vedere l’elicottero dei fitofarmaci (in foto) che passa sopra il Giro. Come per il diserbo massiccio avvenuto in primavera, sarebbero azioni che non danno una bella immagine delle nostre colline».

A Farra non è così esplicito il suo collega Giuseppe Nardi, che però condivide l’appello: «Diciamo che per quel pomeriggio, anche gli agricoltori potrebbero fermarsi e guardare il passaggio della corsa. Passerà lungo la Provinciale, accogliamo i corridori con passione sportiva, tutti lungo la strada un paio d’ore per dimenticare le polemiche».

Anche a Vidor il primo cittadino, Albino Cordiali, prova a spostare gli “irroratori” dai campi alla strada. Senza irroratrici, però: «Il nostro Comune è interessato solo per un breve tratto. L’appello è perché tutti seguano il Giro».