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21 novembre 2024

Nord-Est

“Mi sono sbattezzato"

Matteo Gregoratto ha chiesto e ricevuto la “defezione dalla chiesa cattolica”

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

“Ma cosa ti cambia?”. Ha reagito così il signor Gregoratto quando ha scoperto che il figlio Matteo, che 32 anni prima aveva battezzato nella parrocchia di S. Quirino a Udine, ha deciso di togliersi di dosso questo sacramento. Di uscire dalla Chiesa cattolica. Di sbattezzarsi. “Mi cambia tutto! – ha risposto Matteo, raccontando anche a noi la propria esperienza - Sento di essermi staccato di dosso qualcosa che mi avevano cucino contro la mia volontà. A livello pratico cambia poco, ma sentimentalmente, ideologicamente mi sento davvero meglio”.

 

Una scelta inusuale, quella di Matteo Gregoratto, ma neanche troppo: in Italia secondo l’Uaar (Unione Atei e Agnostici razionalisti) il trend di sbattezzi – come quello dei divorzi – è in netta crescita. I motivi, secondo l'Uaar, solo molteplici. Noi abbiamo chiesto a Matteo quali sono state le sue ragioni. Cosa l'ha spinto a scegliere di divorziare dalla chiesa cattolica non solo a parole, ma negli atti. Formali.

 

“Innanzi tutto ritengo una mancanza da parte dei genitori imporre a un bimbo di pochi mesi qualcosa – esordisce Matteo –. Ci sono branche della religione cristiana, ad esempio, che attendono che il ragazzo raggiuga la maggiore età e decida in autonomia se essere battezzato o meno”. “In secondo luogo – continua il ragazzo – per esperienza personale ho visto persone predicare principi religiosi e comportarsi all’esatto opposto. Una contraddizione che proprio non mi va giù. Per non parlare – conclude – degli scandali che si sono susseguiti nella Chiesa Cristiana da sempre e che tuttora ci stupiscono”.

 

Una decisione maturata negli anni, quella di Matteo, che ha avuto facile realizzazione. Sbattezzarsi non è come divorziare: non servono avvocati, e non costa nulla in termini di denaro. “Bisogna inviare la propria richiesta di 'defezione dalla chiesa cattolica' alla parrocchia dove si è stati battezzati- riferisce Matteo – Io mi sono recato personalmente dal parroco che, 32 anni fa, mi aveva dato questao sacramento. Mi sono sentito dire che Gesù mi ama, che andrò all’inferno. Poi sono andato dal prete che si trova oggi nella parrocchia dove allora mi battezzarono. Questo sacerdote è stato molto più comprensivo: quando ha capito che avevo maturato una decisione con certezza, ha preso in carico la richiesta senza essere invasivo o senza cercare di convincermi”.

 

In 30 giorni, è arrivata la risposta dall’Aricidiocesi di Udine: la Chiesa ha accettato la richiesta di Matteo Gregoratto di essere tolto dal registro dei battezzati del settembre 1987. E con questo atto, per la Chiesa, Matteo non è più cattolico. 

 


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Stefania De Bastiani

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