“Negro torna in Africa”, la solidarietà della CGIL trevigiana
L’operaio di origine senegalese, in Italia da decenni, è un delegato di fabbrica della sigla sindacale
PONTE DI PIAVE - “Negro torna in Africa”: dopo l’attacco verbale di martedì scorso, nei confronti di un suo delegato, arriva la presa di posizione della Cgil trevigiana.
Il Segretario Generale della Camera del Lavoro di Treviso, Mauro Visentin, a nome di tutta la CGIL esprime solidarietà a Oumar Seye, l’operaio di origini senegalesi insultato solo per aver chiesto informazioni a un residente di Ponte di Piave.
E segnala la preoccupazione per i fenomeni di razzismo e inciviltà. “L’accaduto è grave e intollerabile, non c’è un senso all’aggressione verbale subita da Oumar Seye ma solo un moto razzista che va condannato moralmente e anche legalmente” afferma Mauro Visentin, Segretario Generale della CGIL di Treviso.
“Oumar è da decenni in Italia e nella nostra provincia, dove ha portato non solo il lavoro, che è ricchezza, ma anche solidarietà, in quanto dirigente di un’associazione che si occupa di migranti, e attivismo sindacale, essendo uno storico delegato della CGIL. Quell’attivismo che nelle nostre fabbriche porta maggiori diritti e tutele ai lavoratori, quell’attivismo che ha dato forza alle Organizzazioni Sindacali a livello nazionale per ottenere altri diritti a lavoratori e pensionati.
Oumar attraverso il suo lavoro sta versando, inoltre, quei contributi che servono a pagare le pensioni. Non possiamo certo dimenticarlo” sottolinea amareggiato e adirato Mauro Visentin.