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21 maggio 2024

Conegliano

1,6 KG DI HASHISH NASCOSTO NELL'ALBERO

In manette due fratelli marocchini, pusher "all'ingrosso"

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

Ponte di Piave – Pizzicati con un 1 chilo e 600 grammi di hashish nascosto nel tronco di un albero. In manette due marocchini, spacciatori all’ingrosso per tutta la sinistra Piave. In tasca avevano oltre 5 mila euro in contanti.

Avevano ricavato una sorta di magazzino di stoccaggio nell’incavo del tronco di un albero dove avevano nascosto 16 panetti da un etto di hashish, per un valore di oltre 10 mila euro. L’albero si trova in un luogo isolato, nel parco del Piave a Sant’Andrea di Barbarana, Una volta ricevute le ordinazioni, andavano  a ritirare la merce e la consegnavano agli spacciatori al dettaglio di tutta la Sinistra Piave.

Il tutto fino a sabato sera quando, dopo aver atteso che facesse buio si sono recati nel parco per prelevare il prezioso contenuto. Insieme alla droga però hanno trovato anche i Carabinieri della stazione di Ponte Piave, guidati dal maresciallo Vittorio Degiglio. Nell’albero i due avevano nascosto ben 16 panetti da un etto di hashish, per un totale di 1 chilo e 600 grammi di sostanza stupefacente. Durante la perquisizione effettuata dopo l’arresto, i militari dell’Arma hanno trovato addosso ai due ben 5.350 euro in contanti, provento dello spaccio.

Sono finiti così in manette Driss El Barmachi 31 anni nullafacente e il fratello 29enne Rachid, operaio in cassa integrazione da molti mesi. I due, in regola con il permesso di soggiorno, risultano residenti a Monastier anche se il più vecchio, Driss, in realtà vive a Trieste dove probabilmente si riforniva di droga per poi rivenderla insieme al fratello sulla piazza trevigiana.

I Carabinieri sono arrivati ai fratelli El Barmachi grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini che avevano notato movimenti sospetti nell’area golenale del Piave. “Avevano approntato – spiega Valerio Marra, capitano della Compagnia dei Carabinieri di Conegliano -, un’organizzazione perfetta e consolidata per un’azienda a conduzione familiare. Data la quantità di sostanza stupefacente e l’ammontare dei contanti che avevano addosso, si ritiene fossero fornitori “all’ingrosso” per i pusher che spacciano in tutta la Sinistra Piave”.

I due, che devono rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Santa Bona a Treviso.

 


| modificato il:

Milvana Citter

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