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24 aprile 2024

Treviso

30a Settimana sociale trevigiana

intervista a Stefano Zoccarato

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

30a  Settimana sociale trevigiana

TREVISO - La settimana sociale a Treviso arriva al trentesimo traguardo, una longevità temporale, che dice inequivocabilmente quanto sia radicata nel tessuto sociale, in grado di stimolare e approfondire gli aspetti culturali, politici ed etici, tipici dell'attualità.

I promotori della stessa, Azione Cattolica e settimanale diocesano "La Vita del Popolo", garantiscono la qualità, scavando nella dimensione sociale e religiosa del mondo cattolico.

 

Ne abbiamo parlato con l'avvocato Stefano Zoccarato, Presidente di A.C. diocesana, al termine del suo secondo e, statutariamente, ultimo triennio.

Questa responsabilità lo rende particolarmente idoneo a tratteggiare questa esperienza, che si articola su 4 serate, sempre alle ore 20.30 nei giorni 28 e 30 settembre, 4 e 5 ottobre nell'Auditorium S. Pio X del Collegio Pio X.

 

1) Presidente, un pò di storia su questo evento...

La settimana sociale dei Cattolici Trevigiani è ormai un evento tradizionale nella città di Treviso. Organizzata dall’Azione cattolica della diocesi di Treviso e dal settimanale diocesano “La Vita del Popolo”, giunge quest’anno al traguardo della trentesima edizione. La settimana sociale è un momento di riflessione e confronto sulle tematiche più rilevanti della vita pubblica, politica e sociale del nostro paese, e ha lo scopo di offrire una lettura competente dei fenomeni sociali, cercando in particolare di scorgere quale può essere il contributo che i credenti possono offrire alla società di oggi. In questi anni sono stati trattati i temi più vari: dalla crisi economica a quella istituzionale, dai problemi del lavoro a quelli delle giovani generazioni. Non si tratta solo di conferenze con relatori più o meno noti, ma di un lavoro di scavo su quali possono essere le prospettive positive di lavoro e di impegno che i problemi dell’oggi schiudono alla società. Negli ultimi anni si è poi avviata una importante relazione con l’associazione Partecipare il Presente, che raccoglie in sé associazioni di categoria, sindacati ed altre realtà del mondo sociale ed imprenditoriale del nostro territorio: con questa associazione, che propone nel corso dell’anno una scuola socio-politica, viene organizzata una delle quattro serata della Settimana sociale.

 

2) La trama di quest'anno...

Il tema scelto quest’anno, e che fa da filo conduttore alle quattro serate, è la presa di consapevolezza di essere “sul crinale del cambiamento”. Secondo una felice espressione di Papa Francesco, il tempo che stiamo vivendo non è solo un’epoca di cambiamento, ma un vero e proprio cambiamento d’epoca, in cui i cristiani e i cittadini debbono sentirsi coinvolti e debbono poter incidere da protagonisti. In questa prospettiva abbiamo enucleato tre temi sui quali in particolare il cambio d’epoca si manifesta: la questione istituzionale, con una serata sul referendum costituzionale con un confronto tra le ragioni del si e quelle del no (relatori prof. Ceccanti e prof. Antonini); il tema dell’Europa e del pericolo di un suo disfacimento (relatore Padre Luciano Larivera, dei Gesuiti di Trieste); il tema dell’esodo dei popoli, che cambia non solo l’aspetto delle nostre città, ma la stessa percezione che abbiamo dello spazio e dell’appartenenza alle nostre comunità (relatore Giorgio Scatto). Per avviare questa riflessione, la prima serata sarà dedicata, anche un po’ per celebrare i trent’anni delle settimane sociali, ad una riflessione sul contributo dei cristiani alla progettazione della “casa comune” (relatore Pierluigi Castagnetti).

 

 

3) Ci presenti l'Azione Cattolica trevigiana di oggi.

L’Azione cattolica organizza da trent’anni la settimana sociale a Treviso, insieme al settimanale diocesano, perché ritiene che l’esperienza di fede di ciascun credente non è completa se non sente l’appello ad un vero coinvolgimento con la realtà dell’uomo di oggi. L’Azione cattolica a Treviso è un’associazione che conta quasi 9.000 aderenti, equamente distribuiti tra ragazzi, giovani e adulti. L’Ac è impegnata prevalentemente nella formazione delle persone: e la formazione non è tale se non è in grado di fare una sintesi tra la fede che ciascuno vive interiormente e la vita dell’uomo d’oggi. Fede e vita sono due realtà che si completano a vicenda, e l’Azione cattolica è impegnata perché tutti i suoi aderenti, ma anche tanti che partecipano alle nostre iniziative formative, non smarriscano mai la necessità di confrontarsi quotidianamente con la storia che ci interpella, ed è il “luogo” principale in cui si deve vedere l’azione di Dio nella vita degli uomini. La storia, la società, la politica sono luoghi abitati da Dio, e i credenti non possono non frequentarli.

 

4) E il dibattito sul referendum costituzionale come lo avete impostato?

Il referendum costituzionale che celebreremo fra qualche settimana è un’occasione straordinaria per sperimentare il nostro modo di vivere il “cambio d’epoca”. Al netto delle polemiche politiche, che ovviamente ci sono e sono fisiologiche, è necessario che tutti si ricordino che la nostra Costituzione è stata scritta con la penna intrisa nel sangue e nei drammi della seconda guerra mondiale: la Costituzione è costata cara al nostro paese, e noi dobbiamo essere consapevoli del suo valore. Nondimeno la Costituzione non è un totem intoccabile, ma è uno strumento per costruire un futuro migliore. Il referendum è un’occasione straordinaria che tutti abbiamo per “riappropriarci” della Costituzione, per sentirla ancora una volta “nostra”. Sarebbe un errore imperdonabile lasciarci sfuggire questa occasione. E’ fondamentale che siano spiegate in modo serio le ragioni del si e quelle del no, e questo è lo scopo del nostro impegno e della serata che dedichiamo all’argomento. Comunque poi andrà l’esito del voto, se i cittadini avranno compiuto una scelta consapevole e non dettata solo da logiche partitiche o di critica al governo che ha proposto la riforma, la qualità della nostra democrazia sarà sicuramente incrementata. E’ una sfida importante, e noi ci impegniamo perché possa essere una sfida vinta.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 



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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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