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05 maggio 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

I 5 Stelle denunciano: controlli troppo blandi sull'uso dei pesticidi

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I 5 Stelle denunciano: controlli troppo blandi sull'uso dei pesticidi

MIANE - Se i controlli sono questi, gli agricoltori possono dormire sonni tranquilli.

Un vigile, due tecnici dell’Usl7 e l’assessore di Miane Renato Stefani hanno assistito, ieri mattina, a un trattamento effettuato su un vigneto di Campea. Da semplici spettatori, hanno riscontrato che tutto è andato per il verso giusto, o così è sembrato: nessuna deriva sui vicini. Ma anche nessun prelievo, nessuna analisi, nessun test scientifico.

Il test di lunedì mattina, nelle intenzioni iniziali, prometteva di essere un’altra cosa. Nasce da un contenzioso tra l’agricoltore e una famiglia di via Puccini, che lamentava di essere stata “irrorata” dall’agricoltore poco attento alle distanze.

Il sindaco Angela Colmellere decideva così di effettuare un’ispezione durante il trattamento, per verificare il comportamento dell’agricoltore. E convocava anche l’Arpav, che magari avrebbe potuto effettuare test a campione sui prodotti utilizzati e sui macchinari impiegati.

Arpav, però, ha declinato l’invito: il contenzioso tra vicini non prevede la sua “discesa in campo”. E così sul vigneto di Campea sono rimasti (a guardare) vigile, assessore, e tecnici Usl. Con la supervisione di alcuni ambientalisti di Wwf Altamarca e altri esponenti del Movimento Cinque Stelle, quantomeno…perplessi: «Non è stato fatto nessun prelievo, nessun tampone, nessun controllo, nessuna analisi tecnica, non sono stati controllati gli ugelli del trattore, non è stata fatta la misurazione del vento, non è stata misurata la distanza dal confine, non si sanno i principi attivi della sostanza irrorata, non è stato controllato il patentino. Non è stato fatto nulla a parte un controllo olfattivo e visivo dai nostri dipendenti» spiega Gilberto Carlotto, M5S.

Durante il controllo l’agricoltore ha irrorato due filari con il cannone a pressione al minimo, badando bene di non irrorare le case dei vicini. D’altra parte, ora e luogo del “controllo” erano state concordate: difficile che l’agricoltore si facesse del male da solo. Conclude Carlotto: «Come fare un controllo autovelox a occhio nudo, ad una Ferrari in centro abitato per vedere se supera i 50Km/h, mentre il conducente sa di essere controllato».

 


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