9 ragazzi e un progetto: rilanciare Cordignano
Un sito internet per promuovere la città e il turismo
CORDIGNANO - Creare un portale per il turismo a Cordignano: un sito internet con informazioni e suggerimenti per vivere a pieno il paese. Questa la missione che da febbraio si è posto il gruppo Cordignamoci.
Tutto nasce dal progetto strategico regionale “Un territorio ospitale per un paese migliore”, che coinvolge Cordignano, Colle Umberto, Cappella Maggiore e Sarmede e che punta a valorizzare i centri storici dei quattro comuni. L’amministrazione di Cordignano ha scelto di selezionare un gruppo di giovani con competenze diverse nell’ambito della comunicazione e dello sviluppo di lavori creativi e di affidare loro, con l’affiancamento dell’Associazione 400 colpi di Vittorio Veneto, la realizzazione del sito internet cordignanoturismo.it.
Il portale del turismo vuole essere uno spazio sul web che metta in luce le peculiarità, gli spunti e le potenzialità turistiche, culturali ed economiche di un territorio apparentemente estraneo alle tradizionali rotte turistiche del Veneto. Per farlo, il gruppo Cordignamoci, ha scelto fin da subito di coinvolgere chi già vive a Cordignano, di farlo sentire parte attiva del progetto, per rivolgersi insieme ai futuri visitatori. L’obiettivo del progetto è anche quello di offrire ai giovani coinvolti la possibilità di confrontarsi e lavorare a contatto di professionisti nel campo della comunicazione audiovisiva, ricevendo una formazione continua sulla produzione di foto e video, sul web design e sull’uso dei social media. Imparare lavorando e fornendo alla fine un prodotto utile a tutta la comunità: tutti potranno dirsi soddisfatti.
Il gruppo e il logo. Sono nove i giovani selezionati per formare il gruppo Cordignamoci: Alessia Benotto, Paolo Casagrande, Valeria Covre, Angela Ferrari, Silvia Grillo, Gloria Pin, Silvia Macor, Tiziano Milan, e Concetta Nania. I tutor del progetto sono Elisa Marchesini e Marco Ardengo, dell’Associazione 400 colpi.
Il logo elaborato vuole raccogliere da ovest a est i luoghi più rappresentativi del Comune: la filanda di Pinidello, il Castelat di Villa di Villa, il campanile di Cordignano e il palazzo del dazio di Ponte della Muda. Questi punti di riferimento sono stati simbolicamente uniti con un ponte e “bagnati” dal fiume Meschio. Lo spunto del logo viene dall’immagine di una lamina metallica di epoca paleoveneta, reperto archeologico ritrovato sul Col Castelir e conservato al Museo del Cenedese di Vittorio Veneto.