Banche Venete: Confassociazioni, obiettivo è il salvataggio
“Costruire una piattaforma per la tenuta complessiva del sistema sociale”
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO/MONTEBELLUNA - "Costruire una piattaforma di considerazioni, richieste e condizioni che abbia l'obiettivo del salvataggio delle banche venete e, soprattutto, della tenuta complessiva del sistema sociale ed economico di una regione strategica come il Veneto".
Così Confassociazioni che, in una nota, rileva di voler "giocare a carte scoperte con tutte le associazioni di risparmiatori, investitori, dipendenti e consumatori ma senza i rappresentanti delle banche". "Non possiamo mettere nel dimenticatoio - spiega Giorgio Granello, Responsabile Nord Italia di Confassociazioni - quanto è avvenuto, ovvero il dissolvimento di risorse finanziarie: complessivamente si contano circa 15 miliardi di perdite (finora) e il coinvolgimento di oltre 205mila tra imprenditori, dipendenti e risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca".
Il 14 giugno a Treviso in un incontro si affronterà una serie di temi, primo fra tutti, "quello della presa di coscienza collettiva del sistema Veneto rispetto alla crisi delle due banche. Una volta condivisa la piattaforma, ci faremo carico di portarla all'attenzione del Governo - osserva Angelo Deiana presidente di Confassociazioni".
Fra le domande al centro dell'incontro: quale contributo dello Stato in termini di capitale e quale contributo dei privati, se si dovesse procedere a una fusione quali potrebbero essere le reti di protezione da attivare per azionisti, risparmiatori, dipendenti, quanti e quali posti di lavoro saranno salvaguardati, quali i possibili meccanismi di ristoro dei diversi soggetti defraudati (azionisti, risparmiatori, dipendenti), quale sarà il meccanismo di governance nel periodo dell'intervento statale, nel processo di risanamento, quali assicurazioni sulle linee di credito verranno concesse al sistema Veneto, quale partecipazione agli utili futuri della banca risanata può essere ipotizzata per il sistema che ha visto la propria fiducia tradita.