Bolide nella notte, nessuna traccia
Astrofili Vittorio Veneto: "Un evento non rarissimo"
VITTORIO VENETO - Vigili del fuoco, carabinieri e polizia hanno passato la notte sulle tracce dei frammenti di quel meteorite che alle 2.45 ha illuminato e spaventato la provincia. Ma avevano poco da cercare: quel bolide, probabilmente, era grande qualche centimetro. E, frantumandosi nell'atmosfera, non ha lasciato alcuna traccia.
A spiegarci le dinamiche di un fenomeno raro, ma non rarissimo, Silvano Tocchet, presidente dell'Associazione Astrofili di Vittorio Veneto. "Dall'Osservatorio di Piadera non abbiamo visto nulla - spiega Tocchet - nessuno era lì a quell'ora. Ma il gran numero di persone che ha assistito all'evento, vistosi pare da ogni parte della provincia, confermerebbe il fatto che si tratti di un bolide, un corpuscolo molto piccolo che viaggia a 20, 30 Km al secondo e che proprio a causa di questa velocità, nell'impatto con l'atmosfera, si frantuma diventando pulviscolo".
La luce che in molti hanno visto e fotografato era dunque data dall'impatto, come lo era il boato che alcuni hanno sentito. Non era che lo scoppio di un corpuscolo di dimensioni assai minori rispetto a quello che sembrava. Era già accaduto? "Certo, non è un fenomeno così raro. Nel 2000 dall'Osservatorio di Vittorio Veneto abbiamo assistito al transito di un bolide che, da Sud a Nord, ha illuminato tutto il Veneto e il Friuli. Uno spettacolo straordinario".
E non l'ultimo: in questi anni, anche in zona, sono transitati alcuni bolidi che si sono fatti notare. "E' ovvio - conclude Tocchet - che quando capita in piena notte è più difficile che la gente lo noti. L'ideale sarebbe che ognuno fotografi l'immagine dalla sua angolazione in modo tale da poter ricostruire poi, mettendo insieme le immagini, la traiettoria del bolide".
A dirci la sua anche Franco Vazza, astrofisico vittoriese ricercatore all'Universita di Amburgo, che osserva il fenomeno accaduto nei cieli della Marca dalla Germania.
"A giudicare così dai resoconti dei giornali non è affatto facile - dichiara Vazza - direi che in linea di principio certo, un bolide può frantumarsi in atmosfera e non lasciare traccia visibile a terra! Sembra che sia accaduto proprio questo, ovvero che la sequenza di boati e flash di luce abbia seguito la distruzione pezzo a pezzo del meteorite. Probabilmente qualche frammento è arrivato a terra, ma anche se si trattasse di pezzi di qualche decina di centimetri - sostiene Vazza - sarebbero molto difficili da trovare. Infatti a quanto mi risulta stanno ancora cercando di trovare i frammenti dell'altro bolide spettacolare caduto in russia ad inizio di quest'anno, che era molto più potente di questo!"