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02 maggio 2024

Vittorio Veneto

Cambio al 1° Fod: Borrini sotto-capo di Stato Maggiore

A ottobre il trasferimento a Firenze: «Solo qualche palazzina da sistemare»

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Cambio al 1° Fod: Borrini sotto-capo di Stato Maggiore

VITTORIO VENETO – Nessuna losca manovra, ma ordinaria amministrazione, fanno sapere dal 1° FOD. Un posto che si libera a Roma e che va coperto: così il generale Giovan Battista Borrini lascia il comando del 1° Fod a soli sette mesi dal suo arrivo a Vittorio Veneto. A lui è stato affidato il prestigioso incarico di sotto-capo dello Stato Maggiore dell’Esercito. Gli è subentrato, stamane, il generale Bruno Stano che avrà il compito di chiudere il comando che dal 1953 ha sede a Vittorio Veneto e che il 1° ottobre sarà soppresso.

 

«Mi hanno chiamato e concludo quando già avviato dal generale Borrini nei mesi scorsi – affermava il generale Stano al termine della breve cerimonia di deposizione di una corona al monumento ai caduti in piazza del Popolo -. Poi andrò a Padova: qui si costituirà un Comando interregionale delle forze di difesa del Nord, con compiti territoriali e operativi in campo nazionale. L’Italia sarà quindi suddivisa in due: un comando interregionale a Padova e uno a Napoli».

Dopo la breve cerimonia in piazza, il comandante uscente e quello subentrante sono saliti in municipio con il sindaco Gianantonio Da Re per firmare dei registri, quindi due brevi cerimonie riservate al comando di Palazzo Piccin e Palazzo Doro Altan.

 

A Firenze verrà invece trasferita la divisione Mantova con compiti di comando e controllo di tutte le brigate. «E’ una razionalizzazione di tutto lo strumento militare, le forze armate passano da 190 mila a 150 mila e l’esercito da 112 mila a 90 mila – spiega il generale Stano -. E una volta contratte le forze, se si vuole salvare la parte operativa, i reggimenti, si deve sopprimere i comandi, o meglio razionalizzare la catena di comando-controllo. E’ una necessità». Riduzione delle risorse umane, ma anche delle caserme: a Vittorio Veneto ne rimarranno vuote sei. Sei edifici funzionanti, mentre a Firenze lo stato della futura caserma pare non essere dei migliori: dunque i costi che l’esercito dovrà affrontare per questa nuova sistemazione ci saranno, e importanti. Minimizza il generale Stano: «C’è solo qualche palazzina da ristrutturare».

 

Nella foto in alto: Gen. Borrini - Gen. Bernardini - Gen. Stano

Sotto: momenti della cerimonia con il Sindaco Da Re e l'assenza del Gen. Bernardini presente solo alla cerimonia privata.

 


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Claudia Borsoi

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