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04 maggio 2024

Treviso

Cassamarca e Cà Foscari: un matrimonio a rischio

Fondazione deve tagliare, il Rettore chiede gli arretrati

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Cassamarca e Cà Foscari: un matrimonio a rischio

TREVISO - Rivedere le spese degli atenei Ca’ Foscari di Venezia e Bo di Padova, ridurre l’attività della Teatri spa in città o richiamare in causa il comune sulla gestione del teatro «Del Monaco». Si discuterà anche di questo il prossimo 24 aprile, al consiglio di indirizzo di Fondazione Cassamarca, che all’ordine del giorno presenta un taglio sensibile alle proprie attività istituzionali.

 

Se da un lato membri del consiglio di Fondazione Cassamarca hanno ribadito di voler consolidare la presenza universitaria a Treviso, altri all’interno di Cà Spineda sono in disaccordo, sottolineando la necessità di rivedere accordi oggi insostenibili per la sproporzione fra entrate e uscite. Dopo che Unicredit, colpita dalla crisi finanziaria, ha chiuso i rubinetti si è passati dai 25 milioni di euro all’anno agli otto nove, per arrivare a uno. Da parte sua il rettore di Cà Foscari Carlo Carraro non fa sconti: prima devono essere pagati i debiti che l’università sta ancora aspettando da dicembre, dalla Fondazione. Se dunque la volontà di Cassamarca è quella di proseguire la strada della collaborazione , per Cà Foscari prima c’è la necessità di rispettare gli impegni e di pagare i debiti riconosciuti. E se nei mesi scorsi era stato l’ateneo veneziano a battere i pugni per il saldo del debito, ora è il Bo di Padova a invocare il pagamento degli arretrati in tempi brevi.

 

Ieri sono stati festeggiati al teatro Eden i 51 neo-dottori usciti dai corsi trevigiani dell’ateneo Cà Foscari di Commercio Estero, Statistica, Informatica per la gestione delle imprese e mediazione linguistica e culturale.

 


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