CASTELFRANCO – 32 eventi culturali in soli 64 giorni. Un appuntamento ogni due giorni. L’estate 2022 scopre una Castelfranco che non vuole fermarsi mai, una città che offre continuamente spazi ed eventi di svago e intrattenimento. Dopo i successi della Festa dello Sport e di Sottosopra e in attesa dei concerti del Conservatorio Steffani e dei “Martedì castellani” dalla Pro Loco, tornano le “Notti magiche”, diciotto appuntamenti realizzati dall’assessorato alla Cultura del Comune di Castelfranco in collaborazione con diversi partner.

Spiega l’assessore alla cultura, Roberta Garbuio: “Anche quest’anno la stagione estiva castellana sarà contrassegnata da numerosi eventi della rassegna Notti magiche, con il coinvolgimento e la collaborazione con associazioni e realtà del territorio, alle quali il Comune assegnerà un contributo economico per ciascun appuntamento”.

Gli spettacoli saranno tenuti all’arena del Teatro accademico, location ormai tradizionale degli eventi estivi, che vedrà alternarsi sul palco musicisti, attori di teatro, critici d’arte. L’offerta della rassegna è infatti quanto mai variegata, spaziando dai concerti jazz al teatro classico goldoniano, dalla storia dell’arte rinascimentale ai concerti tributo ad Abba e Queen, da spettacoli per bambini a una serata di cortometraggi.

L’unico appuntamento che non si terrà in arena è lo spettacolo teatrale “Scrivi, scrivi… ti prego. Universi femminili buzzatiani” del 2 settembre, un omaggio a Dino Buzzati che si terrà in un luogo decisamente insolito: Fraccaro Radioindustrie. Un complesso di edifici che può incutere un senso di straniamento, sicuramente ricercato dagli organizzatori, in un rimando ideale ad altri luoghi iconici del repertorio di Buzzati, in primis la Fortezza Bastiani de “Il deserto dei Tartari”.

Abbinata agli spettacoli, sarà ospitata nel foyer del teatro la mostra “Un saluto da Castelfranco”, una raccolta di 104 caroline d’epoca originali, messe a disposizione dal collezionista castellano Giorgio Tonietto. Le cartoline, oltre a permettere uno sguardo romantico su un mondo ormai lontano, sono un’importante fonte storica, documentando i cambiamenti urbanistici e non solo della città del Giorgione, a volte indicata con l’inusuale denominazione “Castelfranco del Grappa”.