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21 maggio 2024

Vittorio Veneto

Costa: «Potremmo trovarci con una testa di legno alla guida della Vittorio Veneto Servizi»

La polemica sul nuovo statuto della partecipata infuoca ancora il dibattito politico

| Claudia Borsoi |

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Costa: «Potremmo trovarci con una testa di legno alla guida della Vittorio Veneto Servizi»

VITTORIO VENETO – «Anche una testa di legno o un soggetto primo di qualsiasi esperienza potrebbe essere messo a dirigere la Vittorio Veneto Servizi, che movimenta 5 milioni di euro all’anno, che non sono bruscolini».

 

Non si placano le preoccupazioni della minoranza in consiglio comunale dopo che, nell’ultima seduta, è stato approvato il nuovo statuto della partecipata del comune. I dubbi, in aula, i consiglieri di minoranza li aveva sollevati a gran voce, mentre alcuni consiglieri di maggioranza avevano preferito astenersi dal voto, proprio perché nello statuto non si indica quali devono essere i requisiti dell'amministratore unico.

 

«Se richiedere il possesso di alcuni requisiti per occupare una carica pubblica è ritenuto, da qualsiasi persona, una cosa ovvia e logica, non lo è invece per l’amministrazione di Vittorio Veneto – osserva il consigliere Giuseppe Costa (Pd) nelle due pagine di osservazioni che ha inviato a consiglieri comunali e assessori -. Ciò è confermato dal fatto che il nuovo statuto non prevede quanto era indicato nel precedente e cioè il possesso di “comprovate attitudini ed esperienze professionali”. La sola cosa che lo statuto prevede espressamente è che tale soggetto non deve essere stato condannato, interdetto o dichiarato fallito, cioè la maggioranza consiliare ha deciso che non vuole un bandito o un delinquente alla direzione della società pubblica».

 

Costa, nella sua riflessione, non nasconde come con questo nuovo statuto più che un passo in avanti, se ne sia fatto uno indietro rispetto ai principi di democrazia e trasparenza e che sia stato ampliato al massimo il potere discrezionale del sindaco che «potrà, a suo insindacabile piacimento, scegliere chi vuole, anche una testa di legno, un amico o l’amico dell’amico, un trombato, un voltagabbana, un galoppino» chiude con amarezza Costa.

 


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Claudia Borsoi

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