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08 gennaio 2025

Treviso

"Danni all'immagine del partito": Maristella Caldato fuori dal Pd

La commissione di garanzia ha cancellato la consigliera dall'albo degli iscritti, Caldato:"farò ricorso"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO - “Considerati i ripetuti episodi e comportamenti del Consigliere Maristella Caldato, delle sue manifestazioni contrarie alle decisioni del gruppo consigliare e degli amministratori, di cui dichiara di far parte, non considerando minimamente il richiamo scritto formulato di questa commissione di garanzia provinciale, che invitava a comportamenti consoni al ruolo di consigliere comunale di maggioranza, iscritto al Partito Democratico: la commissione di garanzia provinciale all’unanimità determina che il consigliere Maristella Caldato sia cancellato dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti come previsto all’articolo13, comma 1, lettera D del regolamento delle commissioni di garanzia, in quanto responsabile di gravi danni all’immagine del partito”. Con questa email, ieri, la commissione di garanzia presieduta da Luisa Campagner ha comunicato alla consigliera Maristella Caldato l’espulsione dal Pd.

Una decisione arrivata dopo mesi di scontri e battaglie della consigliera contro la giunta Manildo. Lo strappo definitivo è arrivato con la decisone della Caldato di fare un esposto contro la propria amministrazione.

Immediata la reazione della battagliera Caldato, consigliere più votato alle ultime elezioni comunali con 568 preferenze, che ha già annunciato di volersi rivolgere alla commissione di garanzia regionale e ,se necessario, alla commissione nazionale. “Il provvedimento è provvisoriamente esecutivo e fino a pronunciamento del provvedimento definitivo della Commissione di garanzia nazionale rimango nel Pd della provincia di Treviso, adendo tutte le vie per la tutela della mia immagine di iscritta e di consigliere comunale del Pd”, replica Caldato.

“Simili decisioni non sono nemmeno state assunte, in tutta Italia, nei confronti di chi ha avvisi di garanzia né per coloro i quali hanno procedimenti penali in corso. Denuncio quindi un comportamento persecutorio e denigratorio della mia persona, sia dal punto di vista umano che politico, condotte che da diverso tempo vengono perpetrate da membri dell’esecutivo cittadino - continua Caldato - Con profonda amarezza e delusione, dopo aver lavorato alacremente, per ben 8 anni della mia vita, nel Partito democratico della provincia di Treviso, considerato che la mia vicenda politica dura da tempo aggiungo che, quanto sopra, è avvenuto con il silenzio assoluto e totale di tutte le cariche istituzionali presenti nella provincia di Treviso”.

 


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Isabella Loschi

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