CONEGLIANO - Indignazione, suscitata e manifestata. I consiglieri comunali di minoranza hanno espresso il loro sdegno, per la decisione del Comune di non costituirsi parte civile nel processo Econ.

Secondo i consiglieri del Pd, Lista Ghizzo, Marca Civica e Terzo Polo, la giunta, tirandosi fuori da questo processo, avrebbe causato un enorme danno alla città. "Il Comune di Conegliano e la Conegliano Sevizi - dichiarano i consiglieri - hanno scelto di evitare di tutelare il patrimonio pubblico costituendosi parte civile in vista della prima udienza, privando l’intera Comunità della possibilità di ottenere il risarcimento del danno per la pesante perdita patrimoniale subita da Conegliano Servizi – Comune di Conegliano, che complessivamente supera il milione di euro".

Inoltre, le minoranze ricordano che nel consiglio comunale del 19 luglio scorso era stata approvata, quasi all'unanimità, una mozione con la quale si chiedeva a sindaco e giunta di far sì che il comune si costituisse parte civile. Mozione che è stata ignorata.

"I capigruppo della coalizione Marca Civica e Lista Ghizzo – PD – Terzo Polo - sostengono inoltre i consiglieri - dopo aver espresso la loro contrarietà per quanto stava accadendo sono stati minacciati dal Sindaco di azione presso la Corte dei Conti contro di loro per le “inutili” spese di costituzione di parte civile qualora l’istanza non fosse stata accolta."

Da parte sua, il sindaco Zambon sostiene di non aver minacciato nessuno e di aver mantenuto i suoi impegni facendo sì che fosse la Conegliano Servizi, partecipata del Comune, a costituirsi parte civile nel processo del crac Econ.