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16 aprile 2024

Agenda

ELIO BOTTEGA.

Le ragioni della pittura.

Mostre

quando 28/09/2017
orario Dalle 19:00 alle 20:00
dove Cappella Maggiore
Sala GACMA-Vicolo Giardino 2 Cappella Maggiore-accanto al municipio.
prezzo Ingresso gratuito.
info nuovavoce2016@gmail.com oppure telefonare al numero 3461373428.
organizzazione Duilio Dal Fabbro e Pro Loco di Cappella Maggiore.
sito web https://goo.gl/Rf3rBG

ELIO BOTTEGA

Le ragioni della pittura

A cura di Duilio Dal Fabbro.

 

[…] Il puro e semplice colore non guastato da un significato e non legato ad una forma precostituita può parlare all'anima in mille modi diversi […] Da un saggio di Oscar Wilde.

Questa frase sull'arte dello scrittore Irlandese “protegge e difende” da qualsiasi forma di pregiudizi nei confronti della pittura: ci sono spazi per tutti, anche per l'isolato e autodidatta Elio Bottega che non possiede riferimenti scolastici, nemmeno un praticantato specifico, solo impulsi naturali, predisposizione, incoscienza e grande coraggio che lo porta a disegnare e dipingere, vicino ai quarant'anni, dopo un periodo di inattività e di crisi personale. Elio Bottega conosce gli artisti di area veneta-friulana, poco il mondo artistico e la pittura in generale ma intuisce che la stessa lo potrà aiutare. Parla vagamente di Pizzinato, ammira Zigaina, frequenta marginalmente Luigi Cillo di cui riconosce le peculiarità artistiche. Dal maestro di Cappella Maggiore riceve “la forza dinamica”, il momento da cogliere, l'azione coinvolgente e creativa formata dal gesto veloce, immediato. Da oltre trent'anni, con alcune interruzioni, si dedica all'arte, fedele ad un credo espressionista. La sua pittura piace e viene riconosciuta anche da critici e appassionati ma soprattutto da un collezionismo locale e provinciale che lo premia dopo lunghi sacrifici.

Il pittore di Revine Lago, ora cittadino vittoriese, per indole rifiuta ogni possibile inquadramento e corrente; il suo carattere chiuso e isolato lo porta a non avere contatti con altri autori. Assolutamente individualista, si mostra critico e diffidente nei confronti di ogni spiraglio di aggregazione collettiva. Il suo linguaggio non è tradizione ma originalità e quindi autentico. Insomma un vero artista in tutti i sensi nonostante l'arcaico metodo pittorico che sembra incontrollato, aspro e barbarico rispetto ai canoni del pittoricismo convenzionale ma nel quale è giusto riconoscere una grande forza emotiva e un'intensa coerenza tra il disegno e pittura, matrici inesauribili del fare artistico. In tutte le sue tematiche, comprese le realizzazioni di carattere religioso, si intravede una pittura contrassegnata da un colore violento, da forme frastagliate e da una figurazione quasi astratta, misteriosa e isterica, dove il pigmento si fa acido, cupo e stridente. Al primo impatto si rileva una pittura instabile ma nello stesso tempo si riconosce la profonda intensità e sofferenza, caratterizzata da pennellate libere e fluide che presentano immagini distorte, segnate da una forte emotività. Tutto questo in simbiosi con la sua storia personale difficile e complessa: ogni tela conserva la traccia di alienazioni sofferte, e in generale, tutto il suo universo artistico rileva momenti di felicità creativa a periodi di totale rassegnazione, di tormento e di incapacità di lavorare.

Sono circa vent'anni che seguo questo pittore di Revine Lago, conservo l'amicizia iniziata dopo un incontro casuale nell'atelier di Luigi Cillo a fine secolo scorso. Il ricordo indelebile di quella visita mi è rimasto impresso per l'attenzione che aveva nei confronti del noto maestro mentre dipingeva una natura morta e nello stesso tempo parlava dei problemi della pittura: «Bisogna essere ammalati per fare questo mestiere» affermava in quei momenti Luigi Cillo. In silenzio, Elio Bottega sorrideva e con un gesto affermativo condivideva questa ragione. Negli ultimi dieci anni ci siamo frequentati diverse volte e nel 2010 ho allestito una sua personale ad Orsago presentata da Antonio Bottan e Lorena Gava a conclusione di un progetto basato sull'arte sacra. In quell'occasione avevamo esposto un ciclo di opere che il pittore eseguì dopo mie lunghe sollecitazioni, opere che suscitarono una certa emozione e grande interesse. Sono passati alcuni anni da quella originale mostra e da allora il pensiero e Il desiderio di presentare le sue opere alla GACMA di Cappella Maggiore si è finalmente realizzato. Il nostro ambito spazio espositivo farà da cornice dal 28 settembre, giorno dell'inaugurazione, al 29 di ottobre 2017, alla sua prima, importante antologica dal momento che disponiamo dei capolavori e delle opere migliori, provenienti da diverse collezioni private. Esposti in mostra troveremo un'accurata scelta (quarantacinque lavori) tra disegni e dipinti realizzati in trent'anni di attività, documentati in un catalogo che include, oltre alle opere esposte, tanti altri significativi lavori. Il catalogo è corredato dai testi critici di Lorena Gava e del giovane Mattia De Luca, amico dell'artista. Finalmente è stata catalogata gran parte della sua attività artistica per la gioia di appassionati, estimatori e collezionisti.

Anche in questa occasione voglio esprimere i miei particolari ringraziamenti alla della Pro Loco di Cappella Maggiore che ha organizzato questo straordinario evento curato dal sottoscritto, favorito dal contributo e dal patrocinio del nostro comune. Ringrazio tutta l'Amministrazione Comunale, il sindaco Vincenzo Traetta, Chiara Zanette con l'Assessorato alla Cultura, sempre attenti a divulgare iniziative legate all'arte e alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico. Un doveroso ringraziamento agli sponsor in particolare Banca Prealpi, sempre presente con grande senso civico e culturale. Un grazie sentito all'immancabile Lorena Gava e a Mattia De Luca per i testi in catalogo e alle Grafiche De Bastiani di Godega San Urbano (TV).


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