Emergenza profughi: altri 30 arrivati sabato
Manifo:"Avvisati solo poche ore prima del loro arrivo", tra le soluzioni per l'accoglienza si pensa a riaprire un'ex caserma
| Isabella Loschi |
TREVISO – Sono arrivati sabato sera a Treviso i 30 profughi che ora si trovano nel dormitorio delle ex scuola Marconi di via Pasubio. Il Comune è stato avvertito solo sabato mattina dalla Prefettura, avvisando dell’imminente arrivo dei migranti e della necessità di aprire il dormitorio. “Neanche il tempo di gestire l’accoglienza e di verificare la disponibilità di posti letto – racconta l’assessore al Sociale Liana Manfio che ha lavorato con altri volontari sabato pomeriggio per preparare il dormitorio- . Ho fatto decine di telefonate per trovare qualche volontario che facesse assistenza. Se non ci fosse stata la rete della solidarietà e dei volontari non so come avremmo fatto” – afferma l’assessore.
“Con un vigile – prosegue Manfio – abbiamo aperto l’ex dormitorio e lo sgabuzzino dove erano state accatastate brandine e lenzuola dall’ultima accoglienza. Abbiamo recuperato altri letti e lenzuola dalla San Vincenzo, altri sono stati acquistati direttamente sabato. Per il loro arrivo il dormitorio con i letti era pronto”.
Arrivano dalla Somalia e dall’Eritrera i 30 profughi, 18 donne e 12 uomini. Tanti giovani, molte coppie e 3 donne incita. Tanti di loro già ieri sera ne sono andati: per raggiungere famigliari e parenti che si trovano altrove. A preoccupare sono i prossimi arrivi: finora sono stati accolti in provincia di Treviso circa un centinaio di profughi, altri 300 arriveranno. “Saranno ancora parecchi i profughi in arrivo – annuncia Manfio – dobbiamo definire con la Prefettura una strategia. Non possiamo pensare che ogni volta siano gli enti obbligati a rispondere per non lasciare queste persone in mezzo alla strada”.
Si discuterà anche di questo nel vertice di oggi pomeriggio alle 17.30 tra Comune ed il Prefetto. Intanto il 25 luglio scade il bando pubblico prefettizio per individuare strutture sul territorio disposte a farsi carico dei profughi. La Prefettura sta inoltre valutando la possibilità di requisire una ex caserma a Treviso per allestire un centro di accoglienza.