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25 aprile 2024

Treviso

Finto medico praticava aborti abusivi

Blitz della polizia a casa sua: una donna era svestita e pronta per l’intervento

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Finto medico praticava aborti abusivi

TREVISO – La polizia ha effettuato un blitz a casa sua, credendo fosse coinvolto in un traffico di droga. Invece è stato trovato tutt’altro: il 39enne nigeriano era pronto per far abortire una donna, trovata seminuda nel suo soggiorno, che quando aveva necessità trasformava in ambulatorio.

Il finto medico, residente da diversi anni in un appartamento nella periferia di Treviso, sposato con moglie e figli all’estero, regolare in Italia, aveva un lavoro in regola come magazziniere. Faceva abortire le donne che si rivolgevano a lui nel fine settimana. Quando gli uomini della squadra mobile gli hanno chiesto di esibire documenti che attestassero che era un medico non ha saputo mostrare alcunché, in sostanza dice di essere medico, ma niente lo certifica. L’uomo per questo è stato denunciato sia per violazione della legge che regolamenta la pratica dell’aborto che per esercizio abusivo della professione medica.

La ragazza che a breve avrebbe abortito se non fosse arrivata la polizia è una ventenne nigeriana giunta da Reggio Emilia insieme ad un’amica più grande. Non era in regola coi documenti, per questo avrebbe chiesto aiuto al finto medico connazionale per interrompere la gravidanza, anziché rivolgersi all’ospedale. Gli elementi raccolti dalla polizia farebbero inoltre pensare che possa essere dedita all’attività di prostituta, anche se questo non è stato accertato. Il nigeriano, noto col nome di "Dottor Prince", pare avesse un certo giro e lo comproverebbe il fatto che le due ragazze fossero giunte da Reggio Emilia per praticare l’aborto.

 

Il tutto sarebbe avvenuto senza che ci fossero i minimi accorgimenti necessari, tanto che gli attrezzi da sala operatoria da utilizzare sono stati trovati all’interno di un comune secchio per le pulizie di casa immersi in acqua corrente. Non sono stati trovati apparecchi per la sterilizzazione e nemmeno pentole sul fuoco per far bollire acqua in cui immergere i ferri.  

La ragazza era già sul lettino svestita, con un asciugamano sulla pancia, e l’aborto sarebbe probabilmente stato effettuato nei minuti successivi se non ci fosse stato l’arrivo della polizia.

Dopo aver portato via il finto medico gli agenti hanno fatto intervenire un’ambulanza, che ha accompagnato la giovane straniera in ospedale, dov’è stato accertato lo stato di gravidanza.

 

(Nelle foto alcuni degli attrezzi trovati a casa dell’uomo)

 


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