TREVISO - «Gentilini tuona contro l’accordo Lega-Pdl e sostiene che a Treviso non la farà mai. Ricordiamo al vicesindaco che, con sua buona pace, l’attuale Giunta comunale, di cui lui stesso fa parte, e la maggioranza consiliare sono formate proprio da Lega e Pdl».

 

Queste le parole di Luigi Calesso di Un’Altra Treviso che non cade nel tranello dello Sceriffo, sostenendo che sia solo una tattica per ottenere il massimo possibile dei consensi per ottenere posti in Parlamento, al governo e nel sottogoverno degli enti pubblici. «Con il volantinaggio che iniziamo oggi in città vogliamo ancora una volta mettere in guardia i trevisani dalle doppie facce della Lega – spiega Calesso - . Potrà non esserci l’alleanza al primo turno ma potrebbe esserci al ballottaggio, con relativa spartizione di posti in giunta e nelle ex-municipalizzate, com’è già successo nel 2003».

 

«Non dimentichiamo, che le alleanze con il Pdl costano sempre molto caro alla Lega, come dimostra la vicenda dell’ultimo governo Berlusconi-Bossi-Tremonti-Maroni che nel corso degli anni ha assicurato 800 milioni di euro per salvare i disastrati bilanci dei comuni di Catania, Roma e Palermo: esattamente il contrario di quanto i leghisti sempre promesso di fare ai loro elettori, cioè “tenere al Nord le tasse del Nord”. La Lega - conclude - tenta ancora una volta di giocare la partita del “doppio forno” per raccogliere i voti di chi vuole l’alleanza con Berlusconi, mettendo in evidenza l’accordo raggiunto a livello nazionale ed in Lombardia e anche quelli dei “leghisti puristi” che l’accordo non lo volevano e che dovrebbero essere attirati dalle affermazioni “perentorie” di Gentilini».